Il parco dei tulipani smentisce la devastazione: “E’ ancora aperto, i media hanno esagerato”

I romani devastano il parco dei tulipani? Si, molti maleducati hanno strappato i tulipani dal terreno fino a che non trovavano quello con il bulbo per ripiantarlo nei loro giardini. Gli altri, quelli più brutti, li gettavano a terra prima di recarsi alla cassa per pagare pagare. Nel biglietto, infatti, erano compresi due tulipani da raccogliere, mentre quelli in eccesso bisognava pagarli 1,5 euro l'uno. La notizia della devastazione, per stessa ammissione della direzione del parco, è stata però gonfiata: "Nelle ultime ore vari media, hanno diffuso notizie sulla devastazione del nostro parco. Abbiamo subito delle perdite a causa dei tulipani che abbiamo buttato. Volevamo rassicurarvi che il parco rimarrà aperto ancora per due settimane continuando ad offrire le meraviglie di questo spettacolare giardino che sta regalando emozioni ogni giorno, proprio quello che volevamo… Vi aspettiamo ancora in tanti nei prossimi giorni!!". "Direi che I media hanno esagerato, devastazione mi pare troppo", scrive Milena sotto al post pubblicato sulla pagina Facebook di TuliPark Roma. E la direzione risponde: "Si, infatti volevamo fare chiarezza su questo, anche perché qualcuno ha pensato che il parco fosse stato chiuso. La raccolta dei vostri tulipani continua!". Contrordine, quindi: il parco rimane aperto e i tulipani ci sono ancora, forse meno, ma i clienti che sono ritornati non hanno visto nessuna devastazione: "Ci sono stata oggi, ho visto diversi tulipani rotti buttati in mezzo, ma sarebbe il caso di chiarire perché da quello che hanno detto in tv è passato un messaggio drastico, come se il parco lo avessero distrutto completamente", scrive Milena.
Il parco chiuderà fra due settimane, al termine della fioritura dei tulipani. Fino ad allora, per accedervi, bisognerà pagare 3,5 euro nei giorni feriali e 5 euro nel fine settimana. Due tulipani sono inclusi nel prezzo, gli altri bisogna pagarli a parte. Settemila tulipani, così informava la direzione dopo la ‘devastazione' di Pasquetta sono già stati prelevati. Ne restano più di 200mila da raccogliere e osservare.