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Il neurochirurgo che ha separato le gemelline siamesi: “Felice, cammino a due metri da terra”

Carlo Marras, responsabile di Neurochirurgia Bambino Gesù di Roma, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha raccontato dal punto di vista professionale e umano, l’operazione che lo ha visto a capo dell’equipe di 30 persone tra medici e infermieri che il 5 giugno scorso ha separato le due gemelline siamesi Ervina e Prefina, ‘craniopaghe totali’.
A cura di Alessia Rabbai
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"Sono felice, cammino a due metri da terra, anzi volo". Sono le parole di Carlo Marras, responsabile del reparto di Neurochirurgia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. In un'intervista rilasciata a La Repubblica, Marras ha raccontato dal punto di vista professionale e umano l'operazione di 18 ore che lo ha visto a capo dell'equipe di 30 persone tra medici e infermieri che il 5 giugno scorso ha separato le due gemelline siamesi Ervina e Prefina, ‘craniopaghe totali' ossia unite alla testa. "Una malformazione rara che si verifica ogni due milioni di bambini nati vivi e ogni 100mila coppie di gemelli" spiega il neurochirurgo. Cinquantasei anni, originario di Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari, ha svolto il primo intervento riuscito al mondo, che ha permesso ad entrambe le gemelle di sopravvivere.

"Un anno di preparazione e un'equipe di 30 persone tra medici e infermieri"

"La delicatissima operazione ha richiesto un lavoro di preparazione di un anno, per studiare e provare sulla base della letteratura scientifica tutte le procedure che sarebbero state messe in pratica durante l'intervento, stilando un documento di 50 pagine e utilizzando ricostruzioni in 3D e neuronavigatore per la simulazione – ha detto Marras – Ho formato un'equipe di ben trenta persone tra neurochirurghi, anestesisti, neuroradiologi, chirurghi plastici, neuroriabilitatori, ingegneri, infermieri di differenti aree specialistiche e fisioterapisti. Durante l'intervento mi sono sentito come un direttore d'orchestra: è stato come una lunga maratona, ci ha tenuti con il fiato sospeso".

"Indimenticabile l'incontro con la madre delle due gemelline"

"Il momento più emozionante è stato sicuramente quello della separazione" ha spiegato Marras, ripercorrendo con la mente quelle ore di concentrazione, adrenalina e felicità. Indimenticabile l'incontro con la madre delle due gemelline: "Mi ha abbracciato e ha iniziato a danzare". Ora, a un mese di distanza dall'intervento che permetterà ad entrambe di vivere una vita autonoma e indipendente, le gemelline stanno bene, insieme alla loro mamma.

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