Il ministero dei Beni Culturali blocca il McDonald’s alle Terme di Caracalla
Il ministero dei Beni Culturali ha bloccato la costruzione del McDonald's all'interno dell'area archeologica delle Terme di Caracalla. Così si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Mibac. "Il ministero per i Beni e le Attività culturali è prontamente intervenuto per annullare, in autotutela, la procedura autorizzativa per la costruzione" del fast food. Nella serata di ieri Raggi ha inviato una lettera ai dipartimenti del campidoglio coinvolti per acquisire "tutta la documentazione tecnica e amministrativa". Lo scopo era cercare soluzioni per sospendere un progetto, ha scritto la sindaca, che "abbina le infrastrutture e il marchio di un fast food con un ambito molto delicato di centro storico, vincolato dall'Unesco e strategicamente insediato all'interno della nostra città antica. I timori e le preoccupazioni manifestate a riguardo da molti, me per prima, sono giustificati. Al di là degli aspetti burocratici, bisogna valutare tutte le possibilità, nel rispetto della legge, per fermare l'iter del progetto". Stando alla novità di stamattina, sembra che l'intervento della sindaca Raggi non sia più necessario.
Ieri il soprintendente Francesco Prosperetti aveva informato che il Comune e non la soprintendenza avrebbe dovuto valutare l'attivazione di un vincolo paesistico sull'area. L'assessore all'Urbanistica, Luca Muntuori, ha risposto: "Il Soprintendente rilascia un pare favorevole il 24 luglio del 2018 citando anche la nota dell'ufficio del dipartimento urbanistica e quindi, di fatto, assumendo la pratica senza confutarla. Se qualcuno avesse avuto qualche dubbio, come oggi Alfonsi e Prosperetti sembrano sostenere, avrebbe potuto cercare una interlocuzione. Magari prima dell'emissione del parere o anche dopo il 31 ottobre 2018 quando viene indicata la realizzazione di un ristorante di oltre 500 mq".
