Il dottore gli chiede di fargli vedere l’arma e parte un colpo per sbaglio: ecco com’è morto Gaetano Randazzo

Il medico di famiglia ha chiesto a Fabian M., 40 anni, che lavora come guardia giurata alla stazione della Metro B Rebibbia, di mostrargli la pistola. Mentre si trovava ancora all'interno dello studio del dottore l'uomo ha estratto l'arma, una Glock senza sicura e con il colpo in canna, ha premuto per sbaglio il grilletto e il colpo ha ucciso un pensionato di 68 anni che attendeva il suo turno nella sala d'aspetto attigua alla stanza delle visite. Così è morto Gaetano Randazzo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Il vigilante è stato arrestato ieri con l'accusa di omicidio colposo e si trova ancora nel carcere romano di Regina Coeli, ma il dettaglio che sia stato il medico a chiedergli di estrarre la pistola potrebbe modificare l'accusa.
Il fratello: "Me l'hanno ammazzato come un cane"
Ai microfoni di Fanpage.it Tonino, il fratello della vittima, originaria di Palermo ma da tanti anni a Roma, ha chiesto che sia fatta giustizia sulla morte di Gaetano: ‘Me lo hanno ammazzato come un cane, voglio sapere cosa è successo. Lui doveva solamente chiedere delle ricette al medico, ora voglio sapere cosa è successo e voglio andare fino in fondo". Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri all'interno di uno studio medico in via Palmiro Togliatti, zona Colli Aniene a Roma.