Il consigliere del Lazio Palozzi: “Ilaria Cucchi sfrutta il fratello tossico per avere successo”
Forse in cerca di attenzione, o di passare alla Lega di Matteo Salvini, il consigliere regionale del Lazio Adriano Palozzi, ha poco fa pubblicato su Facebook un durissimo post contro Ilaria Cucchi all'indomani della sentenza di condanna di due carabinieri a 12 anni per omicidio preterintenzionale per la morte di Stefano Cucchi durante la sua detenzione. "Io non sto con Ilaria Cucchi" è il titolo del post dell'ex forzista, ora passato con il movimento di Giovanni Toti al gruppo misto, in cui sostiene che l'unica ragione per cui la sorella di Stefano Cucchi ha portato avanti una battaglia per dieci anni è stato per farsi pubblicità. Le dichiarazioni sembrano fare eco a quelle del leader della Lega che commentando da Bologna la sentenza dell'aula bunker di Rebibbia a Fanpage.it aveva dichiarato: "Non mi scuso questo dimostra che la droga fa male"
Il post su Facebook di Adriano Palozzi contro Ilaria Cucchi
"Stefano Cucchi ha avuto finalmente giustizia (Bah)! – si legge nel post – La sorella finalmente è soddisfatta e si lancia in una nuova e brillante carriera politica o nello spettacolo ( insomma cerca un modo per guadagnare). Stefano cucchi sarà anche stato maltrattato e per questo ci sono state delle condanne (giuste? Bah)! Va però ricordato che non parliamo di uno studente modello o di un bravo ragazzo di città bensì di un Tossico preso con 20 grammi di hashish e con alcune dosi di cocaina destinate evidentemente allo spaccio e pure abbastanza spocchioso! Per carità nessuno può morire e deve morire di botte ma neanche può passare per vittima o per eroi lui e tantomeno la sorella che sta sfruttando il fratello tossico per il propio successo!".
Ilaria Cucchi contro Matteo Salvini
Dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno, Ilaria Cucchi ha risposto di star valutando una querela: "Stefano non è morto di droga. Contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti sono stati chiamati a rispondere in un'aula di giustizia e non escludo che il prossimo possa essere Salvini".