Il Comune di Roma va a caccia di cinghiali: catturati e poi abbattuti
Dopo un anno di discussioni e proteste degli animalisti, è partito il piano di abbattimento programmato dei cinghiali messo a punto dal Comune di Roma. Gli animali saranno prima catturati con delle trappole e poi abbattuti, come previsto dal piano che è diventato operativo proprio in questi giorni. A renderlo noto è il Corriere della Sera che ricorda come un protocollo firmato a maggio 2019 alla Regione Lazio, con Federparchi, Coldiretti e Legambiente, stabiliva lo stanziamento di 100.000 euro l'anno per il "controllo numerico" della popolazione di ungulati e per la "prevenzione del rischio", connesso alla presenza degli animali dentro la città. Nonostante le proteste all'interno dello stesso Movimento 5 stelle è partita la caccia al cinghiale nel territorio del comune di Roma.
I cinghiali catturati saranno abbattuti e macellati
Gli animali saranno attirati all'interno delle gabbie con delle esche di cibo, e una volta chiusi all'interno saranno trasferiti nelle aziende dove saranno abbattuti, macellati e trasformati in carne da distribuire sul mercato in condizioni di sicurezza. Una sconfitta per le associazioni animaliste che avevano chiesto che gli animali fossero trasferiti altrove o il controllo della popolazione fosse effettuato tramite la somministrazione con del cibo esca di farmaci sterilizzanti. I cinghiali, attirati dagli avanzi di cibo e soprattutto dall'immondizia accumulata troppo spesso attorno ai cassonetti della città, sono diventati ormai una presenza quotidiana in molte zone della capitale, in particolare nei quartieri periferici di Roma Nord.