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Il cantante Morrissey “terrorizzato” da un poliziotto a Roma. E cancella sette concerti in Italia

Tutto è cominciato in via del Corso, a Roma, quando l’agente ha chiesto i documenti a Morrissey davanti allo store della Nike.
A cura di Enrico Tata
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Morrissey, il cantante inglese ex frontman degli Smiths, sostiene di essere stato "terrorizzato per 35 minuti" da un poliziotto italiano a Roma. Tutto è cominciato in via del Corso, spiega in un post su Facebook il nipote, il fotografo Sam Esty Rayner, che era insieme all'artista, quando l'agente ha chiesto i documenti a Morrissey.

"So chi sei", avrebbe detto, e l'altro ha replicato: "Conosco la legge, conosco i miei diritti e lei non ha nessuna ragione di fermarmi". A quel punto, racconta ancora il fotografo, il poliziotto a cominciato a urlare e si è radunata una folla di cento persone. L'agente avrebbe impugnato la pistola durante il confronto.  "E' stato un atto deliberato per spaventarmi da parte di questo poliziotto. Non ho infranto la legge e non mi muovevo in modo sospetto. Lui ha sbloccato la sicura della pistola e a cominciato a urlarmi in faccia. Alcune persone mi hanno aiutato. Il tutto è accaduto davanti allo store Nike di via del Corso a Roma. Esorto i cittadini a stare attenti con questo poliziotto, potrebbe uccidervi".

Il cantante cancella le date italiane

Morrissey avrebbe cancellato, secondo Rolling Stone, sette date (proposte) per concerti in Italia a Settembre. "Ovviamente – avrebbe detto il cantante secondo il nipote- con psicopatici come questi in giro, non è sicuro per me venire in Italia a cantare".

La verità della polizia, ha minacciato un agente: "Lei diverrà famoso"

Secondo la polizia Morrissey è stato fermato perché l'auto su cui era a bordo percorreva una traversa di via del Corso contromano e ad alta velocità. Dopo le prime verifiche i poliziotti hanno multato l'autista, mentre l'altra persona, sostiene la polizia, "ha mantenuto sin da subito un atteggiamento ostativo: cittadino inglese, ha insistito nel dire di non avere l’obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti in quanto non aveva commesso alcun reato, stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto il cantante degli Smiths, Steven Patrick Morrissey. Durante il controllo l’artista, infastidito scattava delle foto al poliziotto minacciando: “Lei diverrà famoso” .

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