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Il campione di boxe Mirco Ricci condannato a quattro anni e mezzo per estorsione

Secondo la Corte d’Assise di Roma l’ex pugile è colpevole di tentata estorsione nei confronti di una donna a cui ha chiesto, con minacce e violenze, di saldare un debito nei suoi confronti. È caduta, invece, l’accusa di sequestro di minore.
A cura di Enrico Tata
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Mirco Ricci
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Tentativo di estorsione con minacce, ma non sequestro di persona. I giudici hanno condannato a quattro anni e mezzo di reclusione Mirco Ricci, ex campione romano di pugilato. Secondo la Corte d'Assise di Roma l'ex pugile è colpevole di tentata estorsione nei confronti di una donna a cui ha chiesto, con minacce e violenze, di saldare un debito nei suoi confronti. Secondo la procura avrebbe anche sequestrato il figlio della donna, nell'aprile 2016, per costringere la madre a saldare un debito di 5mila euro, ma questa versione era stata smentita anche dallo stesso minorenne nel corso di un'audizione protetta. Il pm Claudia Terracina aveva chiesto una condanna a 26 anni di carcere, ma i giudici hanno fatto cadere l'accusa di sequestro di persona. La corte ha condannato a quattro anni e mezzo anche la madre dell'ex campione, mentre ha assolto la sorella e la zia del bambino.

Mirco Ricci, ex campione di boxe

Il 18 luglio 2014,  Mirco Ricci, soprannominato The Predator, è stato gambizzato da due uomini a volto coperto, a bordo di uno scooter, che gli spararono in via dello Stadio Olimpico. Pochi minuti prima aveva vinto il campionato italiano dei mediomassimi. A marzo del 2016 Ricci ritornò sul ring dopo un anno e mezzo di pausa forzata, ma l'incontro al Palaboxe di via Vertumno contro l'ucraino Serhyi Demchenko fu raccontato soprattutto per botte, insulti e minacce tra alcuni spettatori sugli spalti dell'impianto sportivo.

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