Il Campidoglio rinnova il divieto: “Via i centurioni dal centro storico di Roma”
I centurioni sono nuovamente banditi. Il Comune di Roma ha infatti prorogato l'ordinanza che bandisce i finti gladiatori dal centro storico della Capitale, dopo aver inizialmente dimenticato di rinnovarne l'efficacia. Il provvedimento, che sarà valido fino al 30 giugno 2019, "riguarda – si legge nell'ordinanza – tutto il territorio del centro storico incluso nel perimetro riconosciuto come sito dell’Unesco". Il divieto si estende nei confronti qualunque attività che preveda "la disponibilità di essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie e/o filmati, anche senza corrispettivo in denaro". Un corrispettivo che invece gli pseudo centurioni sono spesso soliti chiedere, ricorrendo anche alla violenza. I figuranti solitamente adescano i turisti con una foto chiedendogli, subito dopo lo scatto, cifre che si aggirano tra i 20 e i 50 euro. I centurioni spesso si accaniscono anche contro i visitatori, ma con l'ordinanza entrata in vigore a gennaio saranno costretti a restare fermi a tempo indeterminato, ovvero in maniera definitiva.
Il regolamento di polizia locale
Lo stop ai centurioni è tuttavia temporaneo, in attesa della definitiva entrata in vigore del nuovo regolamento di polizia locale. Il nuovo regime giuridico prevede, oltre al fermo dei figuranti vestiti da gladiatori, anche sanzioni nei confronti dei salta-fila e verso gli autori di bagni improvvisati nelle fontane romane. Questi tipi di divieti, con il nuovo regolamento, potrebbero diventare permanenti, con la previsione di sommare le sanzioni per i trasgressori, oltre all'eventuale applicazione del daspo urbano. A fianco alle conseguenze di tipo normativo il nuovo regolamento prevede che gli autori di questi gesti, tra i quali i centurioni, siano tenuti a rimediare ai danni causati attraverso un risarcimento in denaro, in base agli attuali articoli del codice civile.
Le critiche
Non tutti sono però favorevoli al rinnovo dell'ordinanza anti-centurioni. Il presidente nazionale di Assotutela, Michael Emi Maritato, ha ritenuto l'ordinanza "illogica e raffazzonata". "Reputiamo – si legge in una nota – che non sia questo il modo giusto di tutelare il patrimonio artistico, storico, monumentale e garantire la fruibilità e la vivibilità, da parte di turisti e cittadini, dei beni culturali di Roma. La Raggi torni sui propri passi“.