Ragazzo ucciso a colpi di fucile dal suocero per un debito di 60 euro: il cadavere in un campo
Drammatico ritrovamento, questa notte, a Castel Madama, in provincia di Roma: intorno alla mezzanotte, in via Vicovaro, in un campo, è stato rinvenuto il cadavere di un ragazzo di 25 anni. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Tivoli e quelli del Nucleo Investigativo di Frascati, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso. Il corpo del 25enne presentava un foro di proiettile all'altezza del collo: l'ipotesi su cui fin da subito hanno lavorato i carabinieri è stata quella dell'omicidio.
Fermato il suocero: ha ucciso il ragazzo per un debito di pochi euro
Dopo ore di serrate indagini i militari dell'Arma hanno stretto il cerchio attorno al presunto responsabile del delitto: si tratta del suocero del ragazzo, un uomo di 46 anni. Sarebbe stato lui a chiamare i carabinieri, dopo aver però cercato di ripulire il luogo del delitto da ogni traccia e di costruirsi un alibi. L'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite per un motivo banale: un debito di soli 60 euro. Il 46enne avrebbe confessato il delitto davanti al pubblico ministero Luigi Pacifici: al culmine di un violento diverbio per la piccola somma di denaro avrebbe preso un fucile, poi risultato rubato, e ha sparato al ragazzo colpendolo al collo. La vittima si chiamava Alberto Delfini, era originario di Tivoli ma viveva a Castel Gandolfo nella stessa casa del suocero. Lascia la compagna e un bambino di soli 5 mesi.
In un primo momento il suocero del ragazzo si era creato un alibi che aveva raccontato agli inquirenti, ma alla fine l'uomo ha ceduto e ha confessato. La vittima aveva già avuto in passato dissidi con i familiari della compagna e l'incontro con il suocero doveva essere chiarificatore.