Il 70 per cento dei romani farebbe a meno dell’auto (se funzionasse il trasporto pubblico)
Sette romani su dieci farebbero volentieri a meno dell'automobile di proprietà. Se solo il trasporto pubblico funzionasse a dovere. A sostenerlo è una ricerca realizzata da Orb International e commissionata da Uber in occasione della Settimana della Mobilità Europea. Secondo l'istituto di ricerca inglese l'86 per cento dei romani possiede un'automobile di proprietà, mentre la media europea è del 63 per cento. A Stoccolma, fanalino di coda di questa classifica, solo metà della popolazione ha una macchina.
App e trasporto pubblico una buona alternativa alle auto di proprietà
Il 76 per cento dei romani ritiene che utilizzare un'app per il noleggio di un'automobile (con o senza conducente) sia una buona alternativa alle automobili di proprietà. Inoltre il 78 per cento dei cittadini della Capitale pensa di poter fare a meno di una seconda automobile di proprietà a patto che il servizio di trasporto funzioni bene. L'inquinamento è il peggior problema secondo gli automobilisti europei (quasi 8 su 10 sono preoccupati del livello di smog delle loro città). Praticamente tutti i cittadini di Roma e Lisbona (il 94 per cento e il 93 per cento rispettivamente) pensano che le loro città siano troppo inquinate. L'84 per cento degli intervistati vorrebbe vedere meno automobili circolare sulle strade (quasi il 94 per cento dei romani).
Il 26 per cento degli europei delle dieci città prese in esame ha usato una app per noleggiare una macchina con conducente, mentre due terzi degli intervistati pensa che Uber potrebbe essere una valida alternativa all'automobile di proprietà. "Possedere due o più automobili è un'attività costosa nelle città europee. Quasi 2 intervistati su 3 considererebbero sbarazzarsi di un'auto per una combinazione di trasporto pubblico e di servizi di noleggio via app. Il nostro sondaggio rivela che molti utilizzano le app perché spesso sono più veloci, più sicure e flessibili rispetto al trasporto pubblico ", spiega Johnny Heald, direttore di ORB International.