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Ignazio Marino ha consegnato le dimissioni. Sostenitori dell’ex sindaco fuori il Nazareno

Ora è ufficiale: Ignazio Marino ha consegnato le sue dimissioni da sindaco di Roma. Annunciate lo scorso giovedì al termine di un estenuante tira e molla tra l’ormai ex sindaco e la sua maggioranza, ora il foglio con in calce la firma di Marino è stato consegnato alla presidente dell’Assemblea Capitolina Valeria Baglio.
A cura di Valerio Renzi
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Ora è ufficiale: Ignazio Marino ha consegnato le sue dimissioni da sindaco di Roma. Annunciate lo scorso giovedì al termine di un estenuante tira e molla tra l'ormai ex sindaco e la sua maggioranza, ora il foglio con in calce la firma di Marino è stato consegnato alla presidente dell'Assemblea Capitolina Valeria Baglio.

"Poco fa ho ricevuto dal Sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni. Le dimissioni, invase all'articolo 53 del TUEL, diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni", ha scritto la Baglio in una nota. Così fino al prossimo 3 novembre sindaco e assessori saranno ancora nel pieno dei propri poteri, così da poter adempiere a tutte le formalità per mandare avanti tutti gli atti di governo fin qui decisi.

Prima di rassegnare le dimissioni in maniera formale, Marino ha partecipato alla riunione indetta dal consiglio della Città Metropolitana di Roma. "La crisi politica in atto – recita una nota – non deve influire sull' andamento delle attività della Citta' metropolitana, sulla programmazione di lavori pubblici, interventi nei territori. Perciò questa mattina Ignazio Marino, nella sua veste di sindaco metropolitano, ha incontrato il delegato alla pianificazione strategica e territoriale e al bilancio, Gianni Paris, e il vicesindaco metropolitano, Mauro Alessandri".

A far cambiare idea al sindaco non è bastata la manifestazione di ieri in Campidoglio dove centinaia di persone hanno manifestato la loro fiducia al primo cittadino: la decisione del Partito democratico evidentemente non è negoziabile, tanto che i consiglieri dem in aula Giulio Cesare erano già pronti a sfiduciare Marino in consiglio comunale con una mozione di maggioranza. Intanto, proprio mentre rassegnava le sue dimissioni, un gruppo di supporter manifestava sotto il Nazareno protestando contro il premier Renzi e il Pd, accusati da una parte della base di aver "mollato" ingiustamente Ignazio Marino.

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