I ragazzi dell’America incontrano Marino, gli artisti del Valle occupano l’assessorato alla Cultura
Giornata calda sul fronte degli spazi culturali a Roma. Da una parte gli occupanti del Valle che hanno dato vita ad una ‘seduta spiritica' negli uffici dell'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, dall'altra quelli del Cinema America che sono andati ad incontrare Ignazio Marino per avere rassicurazioni sul futuro del loro progetto culturale. Sgomberati dalla sala cinematografica di Trastevere lo scorso 4 settembre, il collettivo di giovani attivisti ha proseguito le sue attività in un ex panificio adiacente al cinema (ribattezzato ‘Piccola America') con il sostegno di nomi come Paolo Virzì, Carlo Verdone, Paolo Sorrentino ed Elio Germano, che hanno anche immaginato una campagna da loro sostenuta per riacquistare l'America.
Le trattative con l'amministrazione si erano però arenate, come denunciato ieri da quelli dell'America che avevano annunciato di essere pronti di nuovo ad occupare. Poi oggi la svolta, con lo zampino di qualche nome ‘pesante' della cultura romana, e l'incontro con Marino. "L'amministrazione comunale e municipale si sono impegnate a mettere in campo tutti gli strumenti necessari affinché venga rimossa dalla proprietà dell’America l’ingente quantità di Eternit presente sul tetto del Cinema America – scrivono in una nota – garantendo inoltre la vigilanza affinché che non vengano effettuati lavori abusivi ed irrispettosi dei vincoli apposti dal MiBACT. Riguardo la nostra esperienza il Sindaco ha ritenuto necessario ed urgente trovare una soluzione sul piano del patrimonio pubblico, con l’assegnazione temporanea in affitto di una delle sale abbandonate di proprietà comunale a Trastevere. Tutto ciò ovviamente in attesa di sbloccare assieme, amministrazione, mondo cinematografico e giovani, la difficile trattativa per l’acquisto del Cinema America".
Mentre Marino rassicurava quelli dell'America che la loro vertenza si sarebbe risolta per il meglio, gli ex-occupanti del Teatro Valle inscenavano una seduta spiritica negli uffici dell'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli: "Se ci sei batti un colpo! A Roma, la cultura è morta. Abbiamo occupato simbolicamente l'assessorato cercando in tutti i modi di resuscitarla. Siamo sempre stati materialisti ma una situazione così non si era mai verificata e le stiamo tentando tutte!". "L'assessorato di Giovanna Marinelli sarà ricordato per aver chiuso le realtà più frequentate e più vive del panorama culturale romano – continuano gli attivisti in una nota – Si dedicano sale a Renato Nicolini e poi si chiudono gli unici posti che Renato frequentava a Roma".