I Radicali diffidano ancora la Raggi: “Boicotta il referendum su Atac, sul sito nessuna informazione”
In seguito alle firme raccolte dai Radicali Italiani, la sindaca Virginia Raggi ha indetto per il prossimo 3 giugno un referendum su Atac e sulla messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale. A oggi, però, sul sito del Comune di Roma non c'è nessuna informazione per i cittadini che dovranno esprimere un parere in merito. Per i Radicali la prima cittadina sta di fatto "boicottando" la consultazione popolare. Fanno notare Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa, e Riccardo Magi, deputato e segretario dei Radicali Italiani, che sul portale di Roma Capitale ci sono tutte le informazioni per le elezioni nel III e nell'VIII Municipio, fissate per il prossimo 10 giugno, ma nessuna in merito al referendum che si dovrebbe tenere una settimana prima del voto per il rinnovo deli consigli municipali.
Referendum, dalla sindaca "grave atto di censura"
"E' un chiaro e grave atto di censura ai danni di un'iniziativa promossa da 33 mila romani e dei quasi 3 milioni che saranno chiamati alle urne, operato dalla giunta M5S: cioè di quel partito che si spaccia come baluardo della partecipazione e della trasparenza. È inaccettabile che Virginia Raggi, invece di agire da sindaco, continui a comportarsi come rappresentante di un comitato per No, utilizzando spazi e strumenti istituzionali per impedire la partecipazione invece che per favorirla", sostengono i Radicali che per questo, come promotori del referendum, oggi hanno inviato una diffida alla sindaca, agli assessori, a tutti i consiglieri, alla Commissione per i Referendum di Roma Capitale "perché sia finalmente varato il piano di regolamentazione degli spazi di informazione sul referendum, come previsto dalla delibera comunale n. 101/1994 che disciplina gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare. Se non si provvederà immediatamente ad adottare le norme ancora mancanti e a recuperare il grave deficit informativo nei confronti dei cittadini, assumeremo ogni necessaria iniziativa, anche nelle sedi giudiziali, per tutelare i diritti civili e politici dei cittadini romani".
La scorsa settimana Magi e Capriccioli avevano inviato una prima diffida alla sindaca Raggi, in cui chiedevano alla prima cittadina di "dichiarare se intende matenere la data del 3 giugno o se intende rimandarlo. I cittadini devono essere messi nelle condizioni di sapere se sarà rimandato. Siamo nell'incertezza perché non c'è stato pronunciamento ufficiale della Raggi".