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I nuovi monumenti naturali del Lazio: dall’area archeologica di Santa Severa ai boschi della via Francigena

Quattro nuovi monumenti naturali nel Lazio. Il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha firmato quattro decreti per aree meritevoli di tutela e salvaguardia perché presentano elementi di interesse naturalistico e storico-archeologico. Si aggiungono ai 29 già esistenti che fanno parte delle 83 Aree Naturali Protette della Regione Lazio.
A cura di Alessia Rabbai
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Quattro nuovi monumenti naturali nel Lazio. Il presidente della Regione Nicola Zingaretti, ha firmato quattro decreti, per aree meritevoli di tutela e salvaguardia. Si aggiungono ai 29 già esistenti che fanno parte delle 83 Aree Naturali Protette della Regione Lazio. Si tratta de "La Frasca", con 45 specie di uccelli, dei "Valloni della via Francigena", con l'antico cammino storico-religioso, di "Aquinum" con la sorgente d'acqua e le testimonianze archeologiche dell'antica città e di Pyrgi, con i santuari etruschi e gli scavi, a pochi passi dal Castello di Santa Severa.

“Con i quattro nuovi Monumenti Naturali salvaguardiamo territori di particolare interesse storico, paesaggistico e naturalistico – ha detto Zingaretti – che rappresentano la storia della nostra comunità e che vanno tutelati ad ogni costo. La nostra regione ha una vocazione di sostenibilità ambientale e culturale che intendiamo rafforzare, promuovere, anche attraverso la nascita di nuove aree naturali protette, e salvaguardare come bene comune”.

“La Frasca” a Civitavecchia e Tarquinia

Il primo nuovo monumento naturale si estende nei Comuni di Civitavecchia e Tarquinia, a metà strada tra la provincia di Roma e quella di Viterbo. Nei 73,77 ettari è presente un’area caratterizzata da un ambiente forestale costiero e dalla presenza di 45 specie di uccelli di particolare interesse. All’interno del nuovo Monumento Naturale si trova l’antico porto romano di Columna con una villa romana.

I “Valloni della via Francigena” a Capranica

Il secondo monumento naturale si trova nella in provincia di Viterbo, per un’estensione di 104,79 ettari. L’area tutelata si sviluppa in due valli ed è caratterizzata da elevata diversità di tipologie forestali dovuta alle caratteristiche morfologiche. Sulla sommità del Monte Terenzio, nei pressi dell’omonima chiesa rurale del Cinquecento, si sviluppa un bosco di leccio ad alto fusto e sorgenti di acque naturali. L’area è attraversata dall’antico cammino storico-religioso della Via Francigena che collega i maggiori luoghi spirituali europei.

“Aquinum” a Castrocielo

Nel territorio di Frosinone si trova invece, per un’estensione di circa 132 ettari e ospita la “Sorgente Capodacqua di Aquino”con valori di geodiversità di particolare rilevanza e notevoli testimonianze archeologiche dell’antica città di Aquinum.

“Pyrgi” a Santa Marinella

Nel territorio di Pyrgi, all'interno dell'area metropolitana del Comune di Roma, sono presenti due santuari etruschi molto importanti per il ritrovamento di documenti per l’interpretazione della lingua etrusca, attualmente oggetto di attività di scavo per lo studio dell’area costiera e dell’antico porto di Pyrgi. Poco distante si trova il Castello di Santa Severa, che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti interventi di restauro e di valorizzazione.

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