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I narcos di San Lorenzo in affari con la mafia: 28 arresti, scoperto supermarket della droga

Colpo ai narcos di San Lorenzo: 28 arresti. Il gruppo era in affari con il clan mafioso dei Rinzivillo. Scoperto nel popolare quartiere di Roma, centro della movida giovanile, un appartamento trasformato in un supermercato della droga.
A cura di Valerio Renzi
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L'inchiesta ha preso il via dall'operazione "Druso-Extra Fines" che ha portato lo scorso ottobre all'arresto di 37 persone, tra la Sicilia, il Nord Italia e la Germania, tutte affiliate al clan mafioso dei Rinzivillo di Gela. Nel corso dell'inchiesta è emerso come il clan mafioso avesse interessi anche nella capitale, in particolare nel settore del traffico degli stupefacenti, con la propria roccaforte nel quartiere romano di San Lorenzo. L'indagine è terminata questa mattina all'alba con l'arresto di 28 persone e lo smantellamento di un appartamento nel popolare quartiere romano e centro della vita giovanile e universitaria, di un appartamento trasformato in un supermarket della droga in funzione 24 ore su 24.

L'operazione ha coinvolto oltre 200 agenti delle fiamme gialle ed è stata disposto dalla Direzione Distrettuale di Roma. Al vertice dell'organizzazione in contatto con i Rinzivillo vi era un noto pluri pregiudicato romano, Maurizio Pasquetto, classe 1960, in contatto con il boss Salvatore Rinzivillo. Subito dopo venivano Bruno Reali, classe 1962, cassiere e magazziniere del gruppo. Era lui che si occupava di nascondere le partite di droga, per lo più cocaina e marijuana. Il gruppo cedeva poi lo stupefacente a due distinti gruppi dediti allo spaccio, uno facente capo a Giovanni La Racca, 58enne pregiudicato, e Nicholas Cianfrocca, 28enne incensurato. Era poi lo stesso Pasquetto ad aver trasformato la sua abitazione di San Lorenzo in un vero e proprio supermarket delle droga in cui era possibile acquistare e consumare stupefacenti.

"Le indagini permettevano, poi, l’individuazione di un ulteriore sodalizio criminale, in contatto con la consorteria riferibile a Pasquetto allo scopo di rifornirsi da quest’ultima di droga, da smerciare in tutta la Regione. – si legge in una nota – Il vertice di questa associazione per delinquere è risultato essere il pregiudicato Gennaro Amato (classe ‘60), il quale, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica residenziale in provincia di Roma, continuava a gestire, attraverso il suo alter ego Alessandro Contì (classe ‘80), un florido traffico di cocaina e marijuana".

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