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I monumenti di Roma malati gravi e a rischio crollo. Servono 30 milioni, ma non ci sono

Il patrimonio culturale di Roma è malato grave e c’è bisogno di almeno 30 milioni di euro per cercare di risolvere almeno i problemi più importanti di alcuni monumenti dimenticati. A lanciare l’allarme è Claudio Presicce, sovrintendente di Roma Capitale.
A cura di Enrico Tata
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La situazione è "drammatica", ci sono vere e proprie emergenze da risolvere e alcuni monumenti dimenticati rischiano addirittura di crollare, scomparire per sempre. Il patrimonio culturale di Roma è malato grave e c'è bisogno di almeno 30 milioni di euro per cercare di risolvere almeno i problemi più importanti. A lanciare l'allarme è Claudio Presicce, sovrintendente di Roma Capitale, intervenuto oggi in commissione Cultura in Campidoglio. “E’ inutile nasconderlo, la situazione e’ grave. Ci sono rischi di perdita del bene stesso”, l'allarme. Decine sono gli esempi: ci sono le Mura Gianicolensi, recintate da decenni, poi la Torre campanaria a Palazzo Senatorio, "ma anche il cornicione davanti, che ha già visto un crollo e che va impermeabilizzato”. La situazione è "drammatica" in alcune parchi storici, come villa Sciarra e Villa Pamphili. I monumenti di piazza di Porta Maggiore sono per Presicce "in una condizione di degrado assoluto”,come anche la Cisterna lungo via Cristoforo Colombo, alcuni monumenti del Colle Oppio e altre strutture sul Colle Celio.

Si tratta spesso, ha spiegato il sovrintendente all'agenzia Dire, "di opere poco note, ma che sono testimonianze della storia di tutte le epoche che si sono stratificate nel tempo e che rappresentano la somma dell’identità culturale di questa città, e quindi di tutta la nazione. Anzi, direi che si tratta di un’identità condivisa da parte di molti Paesi europei e probabilmente dell’intero globo terrestre. Sono spesso luoghi che in passato erano accessibili e che quindi fanno parte di quel nucleo di patrimonio indisponibile che possiamo rappresentare come una stanza chiusa nell’ambito della nostra casa. E, guarda caso, è proprio quella stanza dove conserviamo le derrate alimentari: ciò che serve per sostentare chi abita questa casa".

Per ogni monumento a rischio la sovrintendenza ha redatto delle schede su cui sono riportati i problemi maggiori e l'ammontare dei fondi necessari per risolverli. "Stiamo parlando di un totale di 30 milioni di euro. Abbiamo fatto un elenco di dieci opere e ci auguriamo che nel prossimo Bilancio di Roma Capitale ci sia almeno una parte dei fondi per questo patrimonio. Mi auguro ci siano i fondi almeno per due o tre opere. Purtroppo- ha spiegato- va detto che dal 2014 la Sovrintendenza non ha più fondi per la manutenzione ordinaria".

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