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I manifesti razzisti apparsi a Roma contro Lazio, Napoli e Israele

Apparsi in alcuni quartieri di Roma nord dei manifesti razzisti. “Lazio, Napoli, Israele. Stessi colori. Stesse bandiere. Merde”, il testo. I fogli sono firmati “Balduina” con sfondo giallorosso.  “L’antisemitismo è un male difficile da estirpare che cresce nell’ignoranza e che troppo spesso viene sottovalutato”, ha commentato Fulvio Martusciello, presidente della delegazione per le relazioni con Israele dell’Unione europea.
A cura di Enrico Tata
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Manifesti razzisti apparsi a Roma
Manifesti razzisti apparsi a Roma

A piazza del Popolo e in altri quartieri di Roma nord nella notte sono apparsi alcuni manifesti razzisti. "Lazio, Napoli, Israele. Stessi colori. Stesse bandiere. Merde", il testo. I fogli sono firmati "Balduina" con sfondo giallorosso. Nella notte, in piazza della Libertà, quartiere Prati, i tifosi biancocelesti hanno festeggiato i 119 anni della Lazio e si sono verificate tensioni con la polizia.

Con un lungo post pubblicato sul suo sito il responsabile della Comunicazione della Lazio ha commentato così l'episodio, facendo riferimento anche alle figurine che ritraevano Anna Frank con la maglia della Roma apparsi lo scorso anno in Curva Nord allo stadio Olimpico:

Quando comparvero le figurine "scattò una ondata di indignazione nazionale ed internazionale alimentata dai media cartacei, televisivi e radiofonici di mezzo pianeta tesa a dipingere l’intera tifoseria laziale in una massa di neo-nazisti antisemiti da condannare per l’eternità.

Oggi che lungo le strade della Capitale compaiono manifesti con sopra la scritta “Lazio, Napoli, Israele, stessi colori, stesse bandiere, merde”, non scatta alcuna forma di indignazione e di condanna. Forse perché i manifesti in questione non sono stati affissi all’interno dello stadio Olimpico e se compaiono solo sulle strade possono essere derubricati in semplice manifestazione di pensiero sia pure scorretto? Oppure perché l’antisemitismo da stadio va condannato mentre l’antisionismo da città è considerato ammissibile in base al principio che gli ebrei morti vanno celebrati mentre quelli vivi e presenti in Israele possono essere tranquillamente criminalizzati? O forse perché il razzismo evidente nei confronti dei tifosi laziali, di quelli napoletani e degli israeliani che non intendono fare la fine dei loro antenati viene considerato peccato veniale rispetto a quello considerato ben più grave dalla cultura e dai media politicamente corretti?"

"L'antisemitismo è un male difficile da estirpare che cresce nell'ignoranza e che troppo spesso viene sottovalutato", ha commentato Fulvio Martusciello, presidente della delegazione per le relazioni con Israele dell'Unione europea. "Le scritte di pseudo tifosi della Roma vanno unanimemente condannate e dimostrano quanta violenza aleggi sugli stadi", sottolinea Martusciello.

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