I dati di martedì 7 aprile sui contagi da Coronavirus a Roma e nel Lazio
Continua la frenata nel Lazio sui contagi da coronavirus. Nonostante i casi aumentino – siamo sulle 3300 persone positive in tutta la regione – i ricoveri sono in diminuzione, così come il tasso di mortalità nei reparti di terapia intensiva. I tamponi fatti sono oltre 50mila, ed è al vaglio un test per tutta la popolazione del Lazio al fine di mappare e controllare tutte le persone residenti nella regione. "Si conferma il rallentamento del trend al 3,9% – ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato – A Rieti si registra un dato di 58 casi in prevalenza già noti, relativi ai cluster delle case di riposo, notificati in ritardo e che rappresenta 1/3 dei casi totali nella regione, mentre Roma città continua il rallentamento. Buone le performance registrate dalle terapie intensive dell’A.O. Sant’Andrea che hanno un dato di bassa mortalità. Su dieci pazienti critici che entrano in terapia intensiva infatti otto di questi hanno un esito clinico positivo. Proseguono i controlli nelle case di cura, circa 1/3 di queste strutture sono state controllate su tutto il territorio e oltre il 60% delle RSA".
Prima zona rossa a Roma
A Roma ieri è stata istituita la prima zona rossa. Alcune persone positive al coronavirus sono state riscontrate nel Selam Palace, una delle occupazioni abitative più grandi di Roma. All'interno abitano centinaia di persone titolari di protezione internazionali, da ieri l'esercito presidia l'ingresso su ordine della prefettura. È interdetto ogni accesso: al momento non è chiaro il numero dei contagi, ma si teme un nuovo cluster per via degli spazi comunitari condivisi tra le persone che abitano nella struttura. Ieri l'intervento dei medici della Asl insieme alla Protezione Civile.
Bollettino Spallanzani del 7 aprile
Sono 180 le persone risultate positive oggi al coronavirus nel Lazio. Lo riporta l'ospedale Lazzaro Spallanzani nel consueto bollettino giornaliero delle 12, specificando che sono 23 al momento i ricoverati nel reparto di terapia intensiva del nosocomio, e che in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici.