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Guidonia, 17enne si suicida dopo lite con i genitori. Il padre: “Lo spinello non è il motivo”

La sera del 6 marzo Davide Favetti, un ragazzo di 17 anni residente a Guidonia, si è lanciato dalla finestra della sua abitazione. Il ragazzo, precipitato dal quarto piano, è morto al Policlinico Umberto I. Poco prima aveva litigato con i genitori per uno spinello. Il padre, disperato, non riesce a darsi pace.
A cura di Natascia Grbic
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Davide Favetti
Davide Favetti

Una tragedia per cui i genitori non riescono a darsi pace. La sera del 6 marzo, a Colle Fiorito, nel comune di Guidonia, Davide Favetti si è tolto la vita gettandosi dal quarto piano della sua abitazione. Davide aveva 17 anni e tutta la vita davanti: poco prima di lanciarsi nel vuoto, aveva litigato con i genitori per uno spinello. La madre e il padre avevano trovato nella sua stanza un tritaerba e un bilancino di precisione, cosa che ha fatto scatenare la discussione. Subito dopo, Davide si è ucciso. Sono disperati i genitori del ragazzo, testimoni della morte del figlio. Il padre, intervistato da Il Messaggero, non crede però sia possibile che sia stato quello il motivo del suicidio. "Non può essere uno spinello ad averlo spinto di sotto, ha reagito male a quello che era un semplice chiarimento con la madre. Io glielo dicevo sempre di venire a parlarmi, di confidarsi se aveva un problema, un pensiero, qualcosa che lo affliggeva, era l’amore mio". Parole che fanno male, e che mostrano tutta la disperazione di un padre che ha appena perso il figlio in modo tragico.

17enne suicida dopo litigio per uno spinello: la dinamica del suicidio

Davide Favetti non aveva problemi particolari secondo il racconto dei genitori. Era un ragazzo come tanti che andava a scuola e giocava a calcio, la sua più grande passione, con i suoi coetanei. Una famiglia normale, come tante. "Mio figlio non c’è più e non mi importa di quello che dicono e diranno gli altri, di come lo giudicavano e di come lo giudicheranno adesso. Nessuno me lo potrà mai ridare indietro", continua il padre. Davide viveva con i genitori in una casa popolare di Colle Fiorito a Guidonia, a nord di Roma. La discussione sarebbe scoppiata intorno alle 21, appena tornato a casa: la madre e il padre avevano trovato nella sua stanza degli oggetti che facevano presupporre il consumo di droghe leggere. Al momento del rientro, l'avrebbero affrontato chiedendo spiegazioni. Subito dopo aver parlato con i genitori, Davide si è lanciato dalla finestra: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che lo hanno portato immediatamente al Policlinico Umberto I. Le sue ferite, però, erano troppo gravi e il ragazzo è deceduto poco dopo il suo arrivo.

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