Incidente nel punto di via Ostiense dove è morta Elena Aubry. La mamma: “Chiederò il senso unico”
Una donna è rimasta ferita in un incidente stradale lungo via Ostiense. Il sinistro è avvenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 9 giugno, all'altezza del chilometro 25, dove il 6 maggio di due anni fa perse la vita la motociclista Elena Aubry, caduta dalla sua Honda Hornet, dopo aver perso il controllo del veicolo a due ruote, a causa del manto stradale dissestato. Ancora una volta sotto accusa le radici sporgenti e gli avvallamenti dell'asfalto, che avrebbero portato allo scontro tra due auto, una Lancia Ypsilon e una Toyota Auris. La donna è stata soccorsa e trasportata in ambulanza con codice arancione all'ospedale Grassi di Ostia, mentre l'altro automobilista è rimasto ferito lievemente. Presenti per i rilievi del caso gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del X Gruppo Mare, che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto e gestito la viabilità, per agevolare le operazioni di soccorso. "Ho intenzione di avanzare una proposta alla presidente del X Municipio, ossia di rendere la strada a senso unico da Ostia verso Roma, perché in quello stato, essendo in corso il processo per Elena non credo si possa sistemare per ora, ma è troppo pericolosa" ha detto Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, contattata da Fanpage.it.
La mamma di Elena Aubry: "Radici non perdonano"
A commentare l'accaduto Graziella Viviano, conosciuta per la sua battaglia per la sicurezza stradale: "Ieri c'è stato un incidente frontale proprio nel punto dove Elena è andata via, per fortuna solo un codice arancione. Quella strada è terribile e quelle radici non perdonano. Sono contenta di ‘non essermi fatta i fatti miei' e di aver da subito combattuto per la chiusura di quella strada almeno alle due ruote e, a onor del vero lo devo dire, mi ha ascoltato ed è intervenuta anche la presidente del X Municipio" ha scritto in un post pubblicato su Facebook. "Se adesso li fosse stata coinvolta una moto? – ha aggiunto, proponendo una riflessione – Sono felice che, malgrado la gravità dell'incidente, nessuno si sia fatto troppo male. Sarebbe stato due volte terribile. Tra pochissimo partirà il processo di Elena e se Dio vuole si potrà mettere mano a questa assurda strada".