Goletta dei Laghi, i controlli di Legambiente: inquinati 12 punti su 22 per gli scarichi fognari
Goletta dei Laghi termina il suo viaggio estivo tra i bacini del Lazio e presenta i dati rilevati dai campionamenti del monitoraggio microbiologico. Dagli esami effettuati, risultano inquinati o fortemente inquinati 12 su 22 prelievi nei laghi di Bolsena, Bracciano, Vico, Canterno, Albano, Paola, Fondi e Fogliano. Sono 5 i punti critici nel Lago di Bolsena su 6 prelievi, 4 nei laghi pontini di Paola, Fogliano e Fondi su 6 prelievi, 3 a Bracciano su 4 prelievi. Sul lago di Bracciano e sul lago di Paola a Sabaudia, in provincia di Latina, inoltre, i tecnici di Legambiente inisieme a quelli di Enea, hanno svolto il monitoraggio delle microplastiche in acqua, ricerca importante per conoscere la concentrazione di questo tipo di rifiuto, particolarmente inquinate e problematico per l'ecosistema. I risultati in termini di presenza e caratterizzazione dei frammenti di plastica, devono ancora essere analizzati e saranno presentati nel prossimo autunno. “Grazie alla collaborazione tra Enea e Legambiente è stato possibile inserire nel programma del lago laziale un ulteriore attività – dichiara Loris Petrelli, ricercatore Enea – dalla prossima edizione questo ulteriore indicatore sarà inserito in modo permanente nel programma di analisi di ogni lago”.
La campagna 2018
“La Goletta dei Laghi da tredici anni attraversa il Paese alla ricerca delle principali criticità che affliggono i bacini lacustri italiani non solo relative alla cattiva o mancata depurazione delle acque, ma all’intero sistema territoriale che insiste sui bacini – spiega Simone Nuglio, responsabile dell'iniziativa – quest'anno la campagna di Legambiente ha scelto di fare i campionamenti non in relazione ai chilometri di costa ma concentrandosi sui “malati cronici”, cioè i punti dove la contaminazione derivante da mancata depurazione è sempre risultata dalle nostre analisi ben oltre i limiti di legge”.
Troppi scarichi fognari non depurati
“Le analisi della Goletta dei laghi confermano nuovamente la presenza di troppi punti critici nei laghi del Lazio, straordinarie risorse naturali da preservare con molta più cura e maggior impegno – ha detto Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – ai comuni e agli enti territoriali interessati chiediamo di intervenire sui luoghi che segnaliamo, per risolvere le criticità puntuali emerse con evidenza incontrovertibile; non diamo alcun giudizio sullo stato di salute complessivo tantomeno patenti di balneabilità per la quale ci sono i controlli di Arpa Lazio, ma segnaliamo che nei laghi entrano troppi scarichi fognari non depurati che ne mettono a rischio la salute, il più delle volte peraltro, in punti non campionati dalle autorità competenti".
Cosa fare
"Nello splendido scenario naturale del Lago di Bolsena, le amministrazioni comunali devono intervenire dove continuiamo a segnalare risultati pessimi, riconducibili inequivocabilmente alla presenza di fogne non depurate – continua Scacchi – Nei laghi pontini, molto più piccoli e fragili, i comuni e gli enti parco devono monitorare più e meglio gli scarichi fognari che dalla città di Sabaudia sversano nel Lago di Paola e quelli che da Fondi arrivano all’omonimo lago, ma anche frenare gli scarichi fecali che entrano nel lago di Fogliano. Per questi motivi abbiamo deciso di inviare esposti alle procure competenti per il Lago di Bolsena e per i Laghi pontini, chiedendo che si possano così individuare le responsabilità degli scarichi fognari e di eventuali mancati controlli da chi avrebbe dovuto farne”.
I laghi laziali
Nel lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, su 6 punti campionati, 5 risultano fuori dai limiti. La Foce del Torrente nei pressi del Parco giochi a Montefiascone è risultata fortemente inquinato come peraltro da oltre un decennio Goletta dei Laghi segnala, così come l'acqua del lago della spiaggia in fondo a Via Cava a Marta. Anche i due punti campionati a San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro – il Fosso Ponticello e il canale della località Prati Renari – risultano fortemente inquinati. Il primo è così già dal 2015, il secondo punto di rilevamento vede invece un peggioramento – da inquinato a fortemente inquinato – rispetto all'anno scorso. Risulta infine inquinato il punto di Foce del Fosso Cannello (o Fosso Rigo) a Gradoli, con un miglioramento relativo rispetto al 2016 quando era risultato fortemente inquinato.
Sui laghi pontini costieri, su 6 prelievi effettuati, ben 4 punti risultano con valori fuori dai limiti per presenza di organismi microbiologici di origine fecale. Nel Lago di Fogliano tra Latina e Sabaudia, il punto di campionato sul Canale sulla Strada Litoranea 626 è risultato fortemente inquinato, punto che si trova peraltro all'interno dell'area dell'Ufficio Territoriale della Biodiversità – Parco Nazionale del Circeo – Località Cicerchia. Sul lago di Paola a Sabaudia è risultato entro i limiti il monitoraggio nei pressi della Strada di Selva Piana ma il Canale su Via Orsolini Cencelli è risultato fortemente inquinato, così come il Canale su Via dei Bersaglieri, entrambi provenienti da aree antropizzate. Più a sud è stato campionato in due punti anche il Lago di Fondi (LT): il prelievo sul Canale su Via Acquachiara, proveniente dalla città di Fondi è risultato fortemente Inquinato, entro i limiti il Lago alla foce del canale Portella che arriva da Monte San Biagio.
Nel lago di Bracciano, in provincia di Roma, è risultato entro i limiti il prelievo nei pressi dell'incile dell'Arrone ad Anguillara Sabazia, fortemente inquinata la Foce del fosso della Lobbra, così come è fortemente inquinato il lago, allo sbocco del Fosso di Grotta Renara. Anche il Canale presso incrocio tra Via della Rena e Via San Pietro a Trevignano Romano è risultato doppiamente fuori dai limiti.
L'analisi delle microplastiche
I prelievi sono stati eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono conservati in barattoli sterili in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. Come da normativa "il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione". I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116.