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Giro di prostituzione gay tra i Carmelitani, fedeli scrivono al Papa: “Vogliamo la verità”

Alcuni preti della parrocchia romana di Santa Teresa d’Avila, retta dai Carmelitani, sarebbero finiti al centro di un presunto giro di prostituzione gay. I preti sarebbero stati trasferiti in blocco, ma senza alcuna spiegazione.
A cura di Enrico Tata
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I fedeli hanno scritto davvero a tutti, anche al Papa, per chiedere spiegazioni. Ma fino ad ora, nessuna risposta dalla Chiesa. Alcuni preti della parrocchia romana di Santa Teresa d’Avila, retta dai Carmelitani, sarebbero finiti al centro di un presunto giro di prostituzione gay. Il caso era stato reso noto dal Corriere della Sera, ma il Vaticano non ha mai fatto dichiarazioni sull’argomento. Tutti i preti della chiesa romana, però, sono stati trasferiti in blocco in nord Italia. Trasferimenti che sono stati motivati come normale avvicendamento tra sacerdoti. Per questo i parrocchiani hanno scritto, senza ricevere risposta, una lettera al Santo Padre, al cardinale vicario di Roma Agostino Vallini e al preposto generale dei Carmelitani Saverio Cannistrà. Domenica si riuniranno in assemblea per tornare a denunciare quella che secondo loro è una “mancanza di trasparenza”.

“Pensiamo che Papa Francesco non sia stato neanche informato della nostra lettera”, dice all’Ansa un rappresentante. Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa, sarebbe coinvolto nella faccenda un alto esponente della Curia generalizia dei Carmelitani, che sarebbe stato già al centro di un giro di prostituzione gay. “Ci sono dichiarazioni scritte delle vittime, dei senza tetto, che ruotano intorno alla parrocchia dei Carmelitani per avere un aiuto. Tra l'altro gli anni passati si era verificato il trasferimento di un sacerdote che probabilmente era stato molestato dallo stesso confratello”, riferisce ancora il portavoce dei parrocchiani.

Il Corriere della Sera oggi scrive che uno prostituti coinvolti avrebbe rilasciato una dichiarazione scritta in cui direbbe di aver avuto rapporti sessuali con un alto esponente della Curia generalizia dei carmelitani, dal 2004 al 2007. In quelle occasioni il prete avrebbe bevuto alcol e avrebbe estratti di prickly poppy (argemone messicana), pianta floreale che avrebbe la funzione di eccitante.

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