Gigi Proietti: “Roma non è spettrale, è stanca. Questo compleanno festeggiamolo rispettandola”
Oggi, 21 aprile, è il Natale di Roma. La leggenda narra che proprio in questo giorno, nel 753 a.C., Romolo fondò la capitale: questa è la prima volta che non ci sono eventi a celebrare questa festività. A causa della pandemia globale da coronavirus, non è possibile andare a teatro, nei musei, o a seguire le varie iniziative organizzate in città per festeggiare il Natale di Roma. "Qualsiasi compleanno sarebbe diverso in questo periodo drammatico che stiamo vivendo – ha dichiarato Gigi Proietti, intervistato proprio in occasione di questa giornata da RaiNews – Gli aggettivi che hanno cercato per la Roma deserta a volte non mi sono piaciuti. La ‘Roma spettrale', la ‘Roma moribonda'. Roma se riposa, ne ha diritto, perché è stanca. Questo compleanno festeggiamolo rispettandola. Adesso che non c'è traffico, non c'è rumore, di tutti i tipi, non ci sono rumori di scontri politici né automobilistici".
Il sonetto di Gigi Proietti dedicato a Roma
In onore di Roma, Gigi Proietti ha poi letto un sonetto. Non dedicato al 21 aprile, ma alla città eterna:
Iersera, nun lo so perché (succede)
m'è venuto da dì "ROMA È ‘NA SINTESI".
E lo dicevo in tutta bonafede,
nun lo coprivo entro a ‘na parentesi.
"Roma è bella ar passato e ner presente!"
m'è parso ovvio e pure un po' banale.
È ‘na bella città sì, veramente
ma se te viene in mente Corviale….
Sintesi allora delle zozzerie
dei monumenti, de le coruzioni
delle sincerità, delle buscie.
Certo sì, ce stà er bello e ce stà er brutto.
"Ma allora Roma è sintesi de che?"
A coso… Roma è sintesi de tutto"