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Getta il figlio morto nel cassonetto, il tribunale la assolve

“Assolta perché il fatto non sussiste”. Marika Severini, la mamma accusata di aver ucciso e poi gettato in un cassonetto il figlio appena partorito, è stata assolta.
A cura di En.Ta.
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“Assolta perché il fatto non sussiste”. Marika Severini, la mamma accusata di aver ucciso e poi gettato in un cassonetto il figlio appena partorito, è stata assolta. Questa la decisione presa in primo grado dai giudici della III Sezione penale d'assise di Roma. La ragazza non avrebbe ucciso il piccolo che sarebbe invece morto per cause naturali pochi istanti dopo essere venuto alla luce, questa la tesi della difesa guidata dall'avvocato Antonio Iona, che è stata accolta dal giudice. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni. La donna era imputata per omicidio volontario mediante asfissione. Il fatto risale a oltre due anni fa.

Marika Severini è diventata nel frattempo di nuovo mamma, ma il Tribunale dei Minori di Roma ha deciso di togliergli, ‘in via precauzionale', la neonata di tre mesi. La bambina era stata affidata ad una struttura che accoglie bambini e neonati sottratti ai genitori o senza famiglia. Il provvedimento era stato richiesto dal pubblico ministero Paolo D'Ovidio, titolare dell'accusa nel processo.

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