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Garbatella, il Comune cancella la scritta “vota Garibaldi” risalente alle elezioni del 1948

Una scritta elettorale risalente alle elezioni politiche del 1948 è stata cancellata questa mattina dagli uomini del dipartimento Decoro Urbano del Comune di Roma. Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII: “Oggi il Campidoglio apre una ferita nel cuore della nostra comunità e dovrà risponderne politicamente per il danno e per l’urgenza del ripristino e del restauro immediato che come Municipio stiamo richiedendo da subito”.
A cura di Enrico Tata
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La scritta cancellata alla Garbatella
La scritta cancellata alla Garbatella

"Vota Garibaldi Lista N°1": una scritta in rosso sui muri della Garbatella che ha una lunghissima storia e che oggi però è stata cancellata dagli addetti del dipartimento Decoro Urbano del Comune di Roma. Su quella scritta, in via Basilio Brollo, c'era parte della storia del quartiere. Faceva riferimento alle elezioni del 1948, le prime dell'era repubblicana, quando Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano si presentarono insieme nel Fronte Democratico Popolare e che aveva come simbolo il volto di Giuseppe Gardibaldi. La scritta fu eseguita durante la campagna elettorale per le politiche del 18 aprile. È stata cancellata, "così come se nulla fosse. In questo modo muore una città. Seppellendo le sue storie. L’unica promessa che ci sentiamo di fare è che le disseppelliremo. Ovunque", si legge sulla pagina di Casetta Rossa. La targa fu restaurata nel 2004 dai docenti e dagli allievi della scuola comunale "Arti Ornamentali" per volontà dell'allora presidente di municipio Massimiliano Smeriglio.

La targa alla Garbatella
La targa alla Garbatella

Ciaccheri, presidente Municipio VIII: "Ferita nel cuore della nostra comunità"

"Senza nessun buon senso o logica, una squadra del decoro urbano di Roma Capitale ha cancellato la scritta "Vota Garibaldi" in via Basilio Brollo. Una scritta murale risalente alla campagna elettorale per le elezioni del primo parlamento repubblicano.  Una testimonianza riconosciuta e salvaguardata negli anni dal Municipio e che è un documento storico unico in città", ha scritto su Facebook il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri. "Il nostro impegno quotidiano è cercare di restituire cura e attenzione al territorio in contro tendenza a una città in abbandono. E invece il Campidoglio non da risposte su emergenze che si prorogano nel tempo (vedi via delle Sette Chiese) e gestisce in maniera folle i suoi uffici. Oggi il Campidoglio apre una ferita nel cuore della nostra comunità e dovrà risponderne politicamente per il danno e per l'urgenza del ripristino e del restauro immediato che come Municipio stiamo richiedendo da subito".

Smeriglio: "Sono furibondo"

"Sono furibondo. Una città è fatta di storie, di tracce, di segni del passato. Chi non sa riconoscere l’identità di un luogo non può governarlo. Non ci arrendiamo alla superficialità di chi non sa vedere e apprezzare la storia popolare di Roma. Faremo di tutto per ripristinare quella testimonianza. Lo dobbiamo ai nostri nonni, che con tanta passione si sono impegnati per la loro comunità", ha commentato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, che all'epoca era presidente di municipio della Garbatella.

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