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Gaia e Camilla travolte e uccise a Roma da un'auto

Gaia e Camilla investite a Corso Francia, Bongiorno: “Dimostreremo che erano sulle strisce pedonali”

Giulia Bongiorno, legale della famiglia di Gaia von Freymann, contattata da Fanpage.it a seguito della perizia depositata dal pubblico ministero in procura, ha spiegato: “Stiamo lavorando alla nostra bozza di consulenza, che documenta come le ragazze nell’attraversare la strada hanno tenuto una condotta corretta e che erano sulle strisce pedonali”.
A cura di Alessia Rabbai
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Il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno
Il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno
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"Stiamo lavorando alla nostra bozza di consulenza che documenta come le ragazze nell'attraversare la strada hanno tenuto una condotta corretta e che erano sulle strisce pedonali". Questo il commento dell'avvocato Giulia Bongiorno, legale della famiglia di Gaia von Freymann, una delle due sedicenni travolte e uccise lungo Corso Francia la notte del 22 dicembre scorso. Contattata da Fanpage.it a seguito della perizia depositata dal pubblico ministero in procura che, come riporta Il Messaggero, sosterrebbe che le due ragazze abbiano attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali e in un punto poco illuminato, ha risposto: "Se ciò che emerge da queste notizie corrisponde a quanto scritto nella perizia, posso dire che noi abbiamo una serie di elementi che ci permettono di dimostrare la correttezza della condotta tenuta dalle due giovani".

La perizia del pm sosterrebbe che Gaia e Camilla non hanno attraversato sulle strisce pedonali

La perizia del pubblico ministero depositata in procura confermerebbe che l'auto guidata da Pietro Genovese percorreva Corso Francia a velocità sostenuta, ma anche che Gaia e Camilla la notte in cui sono accaduti i tragici fatti hanno attraversato fuori dalle strisce pedonali e in un punto scarsamente illuminato. Una perizia che punterebbe a stabilire il concorso di colpa. Ora è necessario capire se questo aspetto possa alleggerire la posizione del ventenne, che si trova ai domiciliari dal 26 dicembre scorso. Da allora, la difesa non ha mai chiesto la revoca delle misure cautelari, preferendo aspettare la prosecuzione delle indagini. La notte dell'investimento il figlio del regista Paolo, in macchina con due amici, è risultato positivo all'alcol test, con un valore ben oltre il limite consentito dalla legge.

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