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Furti a Roma, arrestata banda che rubava in case, negozi e bancomat. In manette 9 persone

I carabinieri hanno sgominato la “banda del jammer”, dal nome del metodo utilizzato in alcuni colpi: i ladri grazie a un disturbatore di frequenze, disabilitavano telefonini, radio e videocamere di sorveglianza. Tra i furti, in abitazioni, negozi e sportelli bancomat, quello a danno di un anziano al quale gli sono stati rubati 220mila euro nascosti sotto il materasso. Sono 9 le persone fermate.
A cura di Alessia Rabbai
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Rubavano in case, gioiellerie e sportelli bancomat a Roma e in tutto il centro Italia. I carabinieri, nell'ambito di un'operazione chiamata "Irriducibili", hanno sgominato la "banda del jammer" che prende il nome da alcuni colpi in cui usava jammer 12, un disturbatore di frequenze, per disabilitare nel raggio di decine di metri i telefoni, le radio e le telecamere di sorveglianza. Tra i furti in abitazione, il colpo messo a segno in casa di un pensionato che nascondeva sotto il materasso, ben 220mila euro, risparmi di una vita e che ingenuamente aveva confessato di avere a casa ad un uomo poi risultato di fatto il basista e complice della banda. Sono state 9 persone fermate, 2 in carcere e sei con l'obbligo di dimora nei Comuni di residenza. Sono accusati di furti in abitazione in concorso e furti aggravati. L'ordinanza è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma che ha accolto le richieste avanzate dalla procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti.

Sgominata "banda del jammer": le indagini

Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno permesso alle forze dell'ordine di risalire alla banda. Si tratta di 8 italiani e un tunisino. L'indagine è stata avviata nel mese di maggio del 2016 dai carabinieri della stazione Roma San Lorenzo in Lucina, in sinergia con i carabinieri di Castello di Cisterna, Napoli, che stavano investigando su alcuni ladri romani  nel capoluogo campano. Sono stati ricostruiti almeno quattro furti di denaro contante per circa 150mila euro sottratti agli sportelli Atm Bancomat tra le Province dell'Aquila, Grosseto e Viterbo e compiuti tra il 2010 ed il 2014. Nel corso delle indagini, tra Roma, Pescara e Forlimpopoli, in provincia di Forlì, sono state arrestate 14 persone in flagranza di reato, una è stata denunciata in stato di libertà per possesso di arnesi da scasso.

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