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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Funerali Fabrizio Piscitelli, striscione degli Irriducibili per Diabolik è una citazione di Califano

A salutare il feretro di Fabrizio Piscitelli, una citazione di ‘Fenomeno’, una tra le canzoni più celebri di Franco Califano. “È uno che per come lo conosco io andrebbe solo e a piedi al funerale suo”. Lo striscione è stato realizzato dagli Irriducibili della Curva Nord, di cui Diabolik era a capo da decenni.
A cura di Natascia Grbic
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"È uno che per come lo conosco io andrebbe solo e a piedi al funerale suo". Questa è la frase scelta dagli Irriducibili per salutare Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà meglio noto come Diabolik. Lo striscione ha accolto il feretro prima che entrasse nel santuario del Divino Amore, dove a partire dalle 15 si stanno svolgendo i funerali alla presenza degli amici più stretti e della famiglia. Il verso è ripreso da ‘Fenomeno‘, una delle canzoni più celebri di Franco Califano, cantautore romano deceduto nel 2013. A salutare Piscitelli, centinaia di ultras della Lazio e tifosi di tutte le squadre, che hanno accolto il feretro intonando cori da stadio e sventolando un bandierone nero con raffigurati gli occhi di Diabolik, personaggio dei fumetti da cui il capo ultrà ha preso il soprannome. Presente nella folla ad attendere il feretro anche Cristiano, il fratello di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un poliziotto l'11 novembre 2007 a un autogrill dell'autostrada A1 Milano – Napoli.

L'apparato di sicurezza della questura per i funerali di Diabolik

Per la giornata di oggi la questura di Roma ha dispiegato un ingente apparato di sicurezza. Sono 300 i poliziotti che stanno presidiando le zone calde della capitale al fine di garantire l'ordine pubblico. Inizialmente il questore Carmine Esposito aveva imposto alla famiglia funerali privati alle 6 del mattino al cimitero di Prima Porta. La famiglia si è rifiutata e non ha autorizzato il trasferimento della salma dall'obitorio del policlinico di Tor Vergata, annunciando che non avrebbe presentato alle esequie così imposte. Dopo due ricorsi al Tar e un appello al Papa, è stata raggiunta una quadra: funerali al santuario del Divino Amore e 100 invitati. All'esterno, sul piazzale Don Umberto Terenzi, chiunque non sia nell'elenco ma voglia lo stesso porgere l'ultimo saluto a Diabolik.

Il testo della canzone di Franco Califano

È uno che va avanti e non si ferma mai
gli ostacoli per lui sono invisibili
gli sparano e i proiettili li evita
e sopravvive dove gli altri muoiono.

È uno che di notte scoppia a vivere
e se apre bocca fermati ed ascoltalo
è uno che se gioca non può perdere
perché ogni jolly se lo prende sempre lui.

È uno che ha la tessera degli uomini
e odia chi colpisce in modo anonimo
è uno che se soffre sono fatti suoi
è uno che ti da e non chiede mai.

Io so chi è… quello è un fenomeno…
Io so chi è… quello è un fenomeno…

Non dice mai a una donna. vuoi una nuvola…
sa di esser pigro e non andrebbe a prenderla
è uno che se muore non ci credere
perché è capace pure di rinascere.

È uno che ha la tessera degli uomini
hanno tentato invano di distruggerlo
ma lui non ha accusato neanche un attimo
e seguita, senza fermarsi mai.

Io so chi è… quello è un fenomeno…
Io so chi è… quello è un fenomeno…

È uno che ha capito come vivere
per arrivare stanco al capolinea

E’ uno che per come lo conosco io
andrebbe solo e a piedi al funerale suo.
Perché lui è… lui è un fenomeno…
Perché lui è… lui è un fenomeno

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