Funerali di Gaia e Camilla, il parroco: “Sbronzo e fatto al volante non è vita”
I funerali di Gaia e Camilla sono stati celebrati nella parrocchia del del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo a Roma. A Tor Quinto decine di persone tra parenti, amici e conoscenti si sono riunite per dare l'ultimo saluto alle due sedicenni di Collina Fleming investite e uccise a Corso Francia dal suv guidato da Pietro Genovese la notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre. Una cerimonia privata alla quale non hanno partecipato le Autorità e lontana dalle telecamere, come chiesto dalle famiglie, per rispetto delle due giovani vite spezzate. Tra i presenti gli amici di Gaia e Camilla e i compagni del liceo Gaetano De Sanctis, la scuola che frequentavano le due ragazze, in classe insieme.
Il parroco: "Sbronzo e fatto al volante non è vita"
I loro coetanei hanno preparato per loro cartelloni colorati, con foto di ricordi, momenti bellissimi che le ritraggono insieme e che lasceranno accanto alle bare. In chiesa due foto delle ragazze e corone di fiori. A presiedere le esequie il parroco Gian Matteo Botto e il viceparroco don Marco Zaccaretti. "Guidare sbronzo e fatto non è il senso della vita, ma amarsi" sono le parole pronunciate dal sacerdote Botto davanti a una folla in lacrime. E ha aggiunto: "Ci sentiamo onnipotenti ma siamo palloni gonfiati". Ieri sera la veglia di preghiera. Terminata la cerimonia, Gaia e Camilla saranno sepolte al cimitero di prima Porta, a Roma Nord.
La mamma di Gaia: "Genovese meritava misura più severa"
Durante la veglia di preghiera, appresa la notizia dell'arresto di Pietro Genovese, la mamma di Gaia ha detto: "Meritava una misura più severa" commentando i domiciliari imposti al ventenne figlio del regista di "Perfetti Sconosciuti". In lacrime, il papà di Camilla: "Non m'importa nulla di lui, ciò non farà tornare indietro mia figlia". Genovese è stato raggiunto dall'ordinanza nel pomeriggio di ieri, decisione presa dal giudice per rischio di reiterazione del reato in attesa del processo. Il ventenne era solito guidare in stato di ebrezza e tempo fa gli era stata già tolta la patente per infrazione del codice della strada. L'accusa nei suoi confronti è quella di duplice omicidio stradale.
"Genovese andava molto veloce ma Gaia e Camilla hanno attraversato con il rosso"
Il giudice è convinto che "Pietro Genovese andava molto veloce, ma che Gaia e Camilla hanno tenuto una condotta incautamente spericolata". Le due sedicenni infatti, come è emerso anche dal racconto dei quattro testimoni presenti al momento dell'incidente, avrebbero scavalcato il guardrail per poi attraversare con il semaforo rosso per i pedoni, senza camminare sulle strisce pedonali.
L'incidente a Corso Francia: Gaia e Camilla investite e morte a sedici anni
Era la notte tra sabato e domenica scorsi quando Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli stavano tornando a casa a Collina Fleming, nel quadrante di Roma Nord. Erano quasi arrivate, mancavano pochi metri dalle loro abitazioni. I genitori avevano mandato loro dei messaggi: era tardi e dovevano rincasare. Loro avevano risposto: "Stiamo arrivando". Purtroppo da mamma e papà non sono più tornate. Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine e com'è emerso dal racconto dei testimoni che hanno assistito all'incidente, a investirle mentre attraversavano la strada un ragazzo di vent'anni, Pietro Genovese, a bordo di un suv che è risultato positivo all'alcol test, con un valore tre volte superiore al limite di legge e non negativo a sostanze stupefacenti, quest'ultimo aspetto non considerato un'aggravante dal giudice perché non è possibile risalire all'assunzione.