Fumata nera per il Campiglio 2. Il Mef: “Non ci sono i soldi”
Un nuovo stop per la realizzazione del Campidoglio 2, la nuova sede degli uffici del comune di Roma che dovrebbero sorgere in zona Ostiense. A dire alt questa volta è stato il ministero delle Finanze che in una dettagliata relazione inviata negli uffici del Campidoglio mette in dubbio la sostenibilità economica dell'opera. In particolare il Mef ha sottolineato l'esposizione finanziaria a cui dovrebbero far fronte le casse di Roma Capitale per onerare gli affitti passivi, che saranno eliminati solo quando sarà tagliato il nastro dei nuovi uffici. Dal canto suo il Campidoglio ha già provveduto a rispondere alle osservazioni del ministero, ora si aspetta il verdetto definitivo per l'apertura dei cantieri che era prevista per la fine dell'anno. Il progetto è firmato da Paolo Desideri e dovrebbe sorgere tra Eataly e gli ex mercati generali.
L'idea dei nuovi uffici era nato sotto l'amministrazione guidata da Walter Veltroni, messo in stand by dalla giunta di Gianni Alemanno, era stato riesumato dal vicensindaco e assessore al Patrimonio Luigi Nieri convinto della bontà del progetto e della necessità di riconvertire ad altro utilizzo le attuali sedi. Il costo dell'operazione era stato stimato in 195 milioni di euro che il Comune di Roma avrebbe coperto con un canone annuo di 15 milioni di euro fino a diventare proprietaria dell'immobile. Secondo i calcoli di Nieri si sarebbero risparmiati con l'accentramento dei degli uffici poco meno di 19 milioni di euro all'anno. La maxi struttura a Ostiense nei progetti dovrebbe ospitare 4350 dipendenti nei suoi 53.300 metri quadrati destinati agli uffici, a cui vanno aggiunti 13.500 metri quadrati di spazi destinati agli archivi, 59.400 di parcheggi, 8.600 per servizi al quartiere.