Fuga di Pasqua? Sono i posti di blocco che creano lunghe code in uscita da Roma
Continuano i controlli serrati per la Pasqua e la Pasquetta, come annunciato nei giorni scorsi dalle autorità. L'obiettivo dichiarato è il rispetto della misure di contenimento del coronavirus, per impedire ai romani di dirigersi verso le case del mare o luoghi dove fare scampagnate e grigliate lontani da sguardi indiscreti, ma anche riunioni di famiglia per rispettare il tradizionale pranzo di Pasqua. "È inutile che vi mettete in viaggio di notte, intanto vi pizzichiamo uguale", aveva tuonato Virginia Raggi.
Ieri la notizia di code fino a dieci chilometri su via Pontina aveva scatenato più di qualche polemica. In particolare sui social. Ad esempio Alessandro Gassman ha scritto su Twitter: "Questi individui sulla statale Pontina ieri, in fila per andare al mare a sud di Roma, allungheranno i tempi di uscita dalla fase 1 di contenimento del virus. #vergognatevi #restiamoacasa". La pontina collega Roma con zone densamente popolate e anche aree industriali, come Pomezia, Aprilia, Nettuno. Le code sono state dunque dovute ai controlli eseguiti non a campione ma con un filtro delle forze dell'ordine che faceva passare una macchina alla volta.
I romani complessivamente sembrano rispettare in maniera ligia i controlli: il numero di multe continua a rappresentare infatti una percentuale molto bassa. Uova di cioccolato, casatiello, torte di pasqua, corallina e agnello: i romani si sono organizzati il pranzo di Pasqua a casa, magari in videochat con parenti e amici, mentre altri hanno optato per le consegne a domicilio di menù completi organizzati da tanti ristoranti.