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Frosinone, donne incinte massacrate di botte e ustionate con acqua bollente per una banale lite

Violenza all’interno di un appartamento di Frosinone. Tre cittadini nigeriani sono stati denunciati e dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali gravi, minacce, ingiurie e violenza privata. In aiuto delle due donne sono intervenuti gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Due donne, di cui una incinta, sono state picchiate e ustionate con acqua bollente a causa di un banale litigio avvenuto all'interno di un appartamento nella parte bassa della città di Frosinone. Tre nigeriani, stando a quanto ricostruito dalle indagini svolte dalla polizia, avrebbero aggredito le due donne, di 36 e 28 anni, al termine di una lite per futili motivi. La più giovane era anche incinta ed è stata trasportata d'urgenza in ospedale per essere ricoverata. La 36enne è stata invece accompagnata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di due settimane a causa di ustioni di primo e secondo grado riportate su diverse parti del corpo.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti sul posto, la donna è stata ustionata con una pentola d'acqua bollente rovesciata sulla testa. Pentola che gli uomini avrebbero preso dai fornelli accesi della cucina. I tre cittadini nigeriani sono stati denunciati e dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali gravi, minacce, ingiurie e violenza privata. In aiuto delle due donne sono intervenuti gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura.

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