39 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Foto in classe con saluto romano al liceo Socrate, la preside li difende: “Sorridevano, non è reato”

Alcuni studenti del liceo Socrate alla Garbatella si sono fotografati mentre facevano il saluto romano in classe. La preside li ha difesi: “Il saluto era stato fatto per puro intento giocoso, non è reato”. Attaccano gli altri studenti del liceo: “Non vogliamo sanzioni nei loro confronti, vogliamo una presa di posizione forte, netta, chiara, pubblica, che ci renda di nuovo fieri di essere Studenti, che non ci lasci soli nella nostra pratica quotidiana dei democrazia, e che questa difenda con forza e convinzione”.
A cura di Enrico Tata
39 CONDIVISIONI
Immagine

In una fotografia di classe dieci studenti di un quinto del Socrate di Roma, lo storico liceo della Garbatella, fanno il saluto romano. Il caso è stato portato all'attenzione della preside da altri ragazzi che frequentano l'istituto, ma la dirigente scolastica ha difeso gli autori dello scatto. Secondo la professoressa Milena Nari si tratta solo di un gesto goliardico. "Ho parlato con la classe e i presenti hanno sottolineato il carattere di carattere goliardico della vicenda", informa in una lettera inviata al consiglio di classe, ai rappresentanti dei genitori e a quelli degli studenti. "Il saluto era stato fatto per puro intento giocoso. Ho fatto riflettere sul l'inopportunità del gesto, mi sono rivolta poi direttamente all'ufficio ispettivo e vi trasmetto quanto ho imparato, ovvero il saluto fascista non è reato se è commemorativo e non violento. In tal senso va inquadrato tra le libertà di espressione e di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantite", ricorda ancora la preside."E' inammissibile il comportamento della preside del Liceo Socrate. Chi presiede un'istituzione, soprattutto quando si tratta di un luogo pubblico di formazione, deve difendere i valori repubblicani che sono nella Costituzione nata dalla lotta al nazifascismo.

Gli studenti del Socrate: "Ci sentiamo soli"

"Non vogliamo sanzioni o provvedimenti contro i ragazzi: vogliamo una presa di posizione forte, netta, chiara, pubblica, che ci renda di nuovo fieri di essere Studenti, che non ci lasci soli nella nostra pratica quotidiana dei democrazia, e che questa difenda con forza e convinzione. Noi non vogliamo formarci sotto gli ordini di una preside che permette manifestazioni fasciste dentro la nostra scuola, perche' riteniamo con profonda convinzione che chi non rifiuti del tutto il fascismo non rispetti e non onori la Costituzione e la Repubblica e non possa e non debba ricoprire cariche di pubblica responsabilità", si legge in un comunicato firmato dagli studenti e dalle studentesse antifasciste del liceo Socrate.

"Bene hanno fatto le studentesse e gli studenti del liceo a sollevare con una lettera le scelte provocatorie della preside, intenzionate ad alimentare un clima di scontro tra studenti. Non bisogna mai abbassare l'attenzione di fronte a simili episodi vergognosi e pericolosi", dichiara in una nota Amedeo Ciaccheri, candidato presidente nel Municipio VIII con la coalizione di centrosinistra Nuovo Municipio. "Ai ragazzi del liceo Socrate che hanno dichiarato di sentirsi ‘soli' e di aver paura ‘di dire che rifiutiamo il fascismo in ogni sua forma', dopo che la preside del loro istituto ha giustificato i compagni che in una foto di classe si sono messi in posa con il braccio alzato, vogliamo dire che non siete soli. Fare il saluto fascista non e' mai un ‘gesto goliardico' come lo ha definito la dirigente scolastica e giustificarlo, da parte di chi e' investito di un ruolo e di una funzione fondamentale come quella educativa, non e' affatto una dimostrazione di tolleranza verso un gesto ‘fatto con leggerezza e senza cognizione di causa' ma di grave irresponsabilità  verso quegli stessi ragazzi autori dell'iniziativa. Insieme agli studenti del Socrate che hanno voluto esprimere il loro sconcerto e la loro indignazione per quanto accaduto in una scuola pubblica, anche come Partito democratico non chiediamo sanzioni. Ciò che chiediamo è che la dirigente scolastica si scusi e si faccia promotrice di occasioni di riflessione e approfondimento collettivo, in orario scolastico, sui valori dell'antifascismo e della democrazia", si legge in una nota diffusa dal Partito democratico di Roma.

Immagine
39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views