Fori Imperiali pedonali addio: riecco bus e taxi per diminuire i disagi
Era stato uno dei desideri dell'ex sindaco di Roma Ignazio Marino: rendere la via dei Fori Imperiali pedonale, vietando l'accesso non solo alle automobili, ma anche a taxi e bus. Tante le proteste di utenti e cittadini per i numerosi disagi alla circolazione già difficile in questa zona della Capitale. Da settembre, però, si cambia. La strada che da piazza Venezia arriva fino al Colosseo tornerà ad essere aperta ad auto gialle e mezzi pubblici. Lo ha reso noto il neo assessore alla Mobilità della giunta Raggi, Linda Meleo.
"Alla prossima riunione di giunta proporrò una delibera per la revoca del vecchio provvedimento del 2015 che, a partire da oggi, ha stabilito la chiusura dei Fori Imperiali per i mezzi pubblici, fino al 4 settembre, causando evidenti disagi ai cittadini romani", ha dichiarato Meleo in un post sul suo profilo Facebook. Il provvedimento in questione stabiliva la chiusura "estiva" integrale dall'1 agosto fino all'inizio di settembre per bus e taxi, con le uniche eccezioni di " velocipedi, veicoli autorizzati diretti alle aree di culto e di accoglienza situate lungo via dei Fori Imperiali e sul Colle Palatino, i veicoli pubblici adibiti a interventi di decoro urbano, di emergenza e di soccorso". L'assessore ha anche sottolineato che "la proposta di delibera sulla sospensione della pedonalizzazione integrale nasce per consentire ai mezzi da lavoro di raggiungere il cantiere metro c di via dei Fori Imperiali, ed evitare così che Roma Capitale debba incorrere in riserve da 150.000 euro al giorno per blocco lavori e in sanzioni per rallentamenti e ritardi nelle attività".
La risposta di Ignazio Marino, però, non si è fatta attendere. L'ex primo cittadino della Capitale ha lanciato una petizione su Charge.org diretta a Virginia Raggi e a Linda Meleo in cui chiede ufficialmente di ritirare la proposta di sospensione della pedonalizzazione dei Fori per favorire la valorizzazione della ricchezza archeologica e architettonica dell'area che andrebbe altrimenti persa. "Signora sindaca Raggi – si legge – ci rifletta e pensi anche al suo bambino che ha portato orgogliosamente in Campidoglio: l’arte e la cultura di cui lei è circondata vanno protetti anche per lui e per gli altri bambini del mondo. La valorizzazione della cultura, proteggerla per i secoli futuri, sono valori superiori al consenso nei prossimi mesi".