Dopo anni di proposte e rinvii, la delibera sull'installazione di barriere protettive attorno a Fontana di Trevi è stata approvata in aula consiliare dal Movimento 5 stelle. È deciso dunque: attorno alla vasca della fontana di Nicola Salvi e Giuseppe Pannini, sarà eretta una protezione per tutelare uno dei monumenti più visitati della capitale. Niente più bagni alla Anita Ekberg e Marcello Mastroianni nella Dolce Vita per gli incauti turisti che decidono di tuffarsi.
Ma sono molti i dubbi sulla decisione presa dall'amministrazione, in particolare sull'impatto che avrà sul monumento e la sua fruibilità, oltre che di ordine architettonico ed estetico. Nel dibattito è intervenuta anche la sindaca di Roma Virginia Raggi che, con un post su Facebook, ha voluto rassicurare tutti, cittadini, turisti e addetti ai lavori: le protezioni non saranno invasive del paesaggio, manterranno il monumento godibile e fruibile, lanci di monetine compresi poiché si tratterà di un cordolo come ve ne sono attorno a molte altre fontane, che impedirà di sedersi sul bordo della vasca.
Parla di una proposta di "buon senso" la sindaca, che difende il lavoro della sua maggioranza in consiglio comunale.
"Voglio spiegarvi l’idea, in modo da scongiurare polemiche infondate. Si tratterebbe di una barriera simile a quelle già realizzate per tante altre fontane di Roma, dalla Fontana delle Tartarughe a piazza Mattei, alla fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona. – scrive Raggi – È una soluzione che non oscurerebbe la visuale della Fontana di Trevi e consentirebbe il tradizionale lancio di monetine, rito per chiunque visiti la nostra città. Voglio anche aggiungere che in questo modo i nostri vigili potrebbero maggiormente dedicarsi al presidio dell'intera piazza, che abbiamo liberato dalle bancarelle che ostruivano la vista, per contrastare la presenza di venditori abusivi".