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Fontana di Trevi: maxi sequestro di borse, sciarpe e cappelli pericolosi

Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale hanno sequestrato circa 400 articoli tra borse, sciarpe, cappelli e dispositivi elettronici senza etichettatura a norma di legge e potenzialmente pericolosi venduti da un banco nel centro storico. Il provvedimento in concomitanza con la “liberazione” di Piazza Navona dalle bancarelle.
A cura di Alessia Rabbai
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La merce sequestrata (Foto della polizia locale di Roma Capitale)
La merce sequestrata (Foto della polizia locale di Roma Capitale)

Borse, sciarpe cappelli e dispositivi elettronici potenzialmente pericolosi sono stati sequestrati nella zona della Fontana di Trevi. I controlli degli agenti della polizia locale di Roma Capitale I Gruppo "Ex Trevi"e del Reparto Operativo di Coordinamento e Supporto (Rocs) nelle scorse ore hanno tolto dal commercio circa 400 articoli e scoperto irregolarità su centinaia di oggetti venduti da un banco. Si tratta di prodotti che non riportavano correttamente o per nulla i requisiti di legge relativi all'etichettatura. Per quanto riguarda gli accessori d'abbigliamento, non indicavano né la provenienza, né i materiali con i quali erano realizzati. Una grave violazione delle normative europee a tutela dei consumatori. Oltre alla merce sequestrata gli agenti hanno fatto multe per un totale di 3mila euro.

Via le bancarelle dalla Fontana di Trevi

I sequestri della polizia locale sono stati eseguiti oggi, giornata in cui la Fontana di Trevi è stata "liberata" dalle bancarelle. Presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi che ai microfoni dei giornalisti ha parlato di una Fontana di Trevi "restituita" ai cittadini. "Abbiamo restituito questa piazza come altre piazze storiche di Roma alla libera fruizione dei cittadini – ha commentato Raggi – Non ci sono più quelle bancarelle che ostruivano la vista dei monumenti. Come anche la scalinata di piazza di Spagna, stiamo riportando i monumenti al loro splendore originario".

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