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L’idea di Virginia Raggi: “I turisti non potranno fermarsi davanti a Fontana di Trevi”

Tuffi e bagni a Fontana di Trevi. Arriva la proposta del comune di Roma: più controlli e un percorso che contingenti i visitatori a bordo della vasca e non permetta di sostare.
A cura di Valerio Renzi
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Niente più soste sul bordo di Fontana di Trevi e pochi secondi per lanciare una monetina ed esprimere un desideri. Dopo i ripetuti episodi di bagni e tuffi nella vasca, il comune di Roma corre ai ripari. Se il monumento, uno dei più visitati nella capitale, non sarà recintato come proposto da più parti, l'ipotesi allo studio è quella di un corridoio che contingenti il transito e impedisca la sosta davanti alla fontana. Il progetto è ancora allo stadio embrionale negli uffici della Polizia Locale, e poi dovrà essere passato al vaglio del ministero per i Beni Culturali e della varie sovrintendenze.

A confermarlo è stata la stessa sindaca di Virginia Raggi, ospite ieri sera nel salotto televisivo di Bruno Vespa: "A Fontana di Trevi ha spiegato ieri il sindaco Raggi, ospite nel salotto di Bruno Vespa stiamo stabilendo non solo turni più intensi, ma anche un percorso di fruizione che non consenta di fermarsi". "Noi abbiamo un corpo della polizia municipale di circa 5 mila unità, l'età media è molto alta, tra 55 e 60 anni. Sorvegliano moltissimo le strade ma iniziano a sorvegliare anche tutti i monumenti", ha aggiunto Raggi. La sindaca ha anche lamentato la carenza di personale: "Se io devo mettere più vigili a presidiare i monumenti li tolgo dalle strade. Lo rivendico: abbiamo tantissimi monumenti che vanno preservati. Fare le battute è facile".

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