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Feste vietate all’università: è scontro tra studenti e rettore sulla Notte Bianca della Sapienza

È scontro tra gli studenti e il rettore Eugenio Gaudio sulle feste all’interno dell’Università la Sapienza. I collettivi contestano i regolamenti sempre più stringenti e l’intervento della polizia avvenuto solo qualche settimana fa. Il prossimo 8 giugno in programma la Notte Bianca dell’Università, a cui è previsto l’afflusso di migliaia di giovani, ma che ancora non è stata autorizzata.
A cura di Valerio Renzi
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Notte Bianca alla Sapienza
Notte Bianca alla Sapienza

Le università, fin dal Medioevo, hanno sempre goduto di uno statuto di libertà e di eccezione particolare. Qui si potevano ascoltare le voci e le idee che all'esterno erano ancora bandite e l'associazione degli studenti era garantita così come la libertà d'insegnamento. Tutt'ora ad esempio le forze di polizia entrano all'interno degli spazi universitari per compiere operazioni di ordine pubblico solo dietro l'esplicita autorizzazione del Rettore dell'ateneo. Fino a poco tempo l'occupazione temporanea degli spazi delle facoltà o esterni nella cittadella università dell'Università la Sapienza di Roma, per momenti di protesta o di festa, era la norma: una forma di aggregazione generalmente tollerata, anche se fuori il regolamento e formali autorizzazioni.

Ma le cose da qualche tempo sono cambiate, e il clima di legalitarismo che soffia all'esterno, è arrivato anche dentro l'università. Già da qualche tempo richiedere l'autorizzazione per svolgere eventi all'interno dell'ateneo si era fatto sempre più difficile per gli studenti, costretti a passare per una selva di regole e richieste. "Colpa del nuovo regolamento comunale sul pubblico spettacolo", si difendevano dal rettorato spiegando di star redigendo una nuova normativa interna.

"Il regolamento interno però non solo ricalca le norme comunali, ma pone nuovi ostacoli per organizzare eventi all'interno dell'università: se prima anche rappresentante di facoltà o singoli studenti potevano richiedere l'autorizzazione, ora a farlo deve essere necessariamente un rappresentante del Senato Accademico o un'associazione iscritta all'albo", spiega Simone, studente di Scienze Politiche tra gli organizzatori della Notte Bianca dell'Università, manifestazione giunta ormai alla sua XII edizione che coinvolge migliaia di ragazzi tra concerti ed esibizioni live.

Così è scontro aperto tra il rettore Eugenio Gaudio e i ragazzi dei collettivi, che martedì pomeriggio hanno interrotto la seduta del Senato Accademico chiedendo la parola. L'intervento è stato negato ma il faccia a faccia tra studenti e università c'è stato, ma al momento la Notte Bianca in programma per l'8 giugno ancora non è stata autorizzata né sono arrivate rassicurazioni sul fatto che sarà tollerata. Il 16 maggio era in programma un concerto, ma gli studenti si sono visti chiudere i cancelli in faccia, la polizia a presidiare gli accessi e un muro opposto dagli uffici amministrativi a qualsiasi tentativo di dialogo.

"L'università deve poter essere uno spazio di aggregazione e incontro per gli studenti – prosegue Simone – la rigidità sulla questione delle feste nasconde un'idea di università che combattiamo: un esamificio, un'università elitaria, dove c'è sempre meno spazio per il dissenso e per discutere. Ad esempio: se si vuole impedire a noi di fare un concerto o un'iniziativa culturale, ormai ogni giorno tra aule, viali e facoltà si trovano iniziative commerciali di aziende di ogni genere, che non si capisce davvero cosa abbiano a che fare con la nostra università"

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