Fermi gli impianti di Malagrotta: a Roma si rischia una nuova emergenza rifiuti

Aspettando la raccolta differenziata al 70% nel 2020, il ciclo dei rifiuti a Roma è una macchina fragilissima, dove ogni minimo intoppo vuol dire tonnellate di rifiuti che si accumulano per le strade. Se la situazione è da poche settimane tornata alla normalità, ora si rischia una nuova crisi: gli impianti Tmb di Malagrotta, di proprietà di Colari passeranno da trattare 1250 tonnellate al giorno a 700. In mezzo ci sono 500 tonnellate che rischiano di rimanere in mezzi alla strada sotto il sole estive.

A questo si aggiunge che gli impianti di Latina e Frosinone  – che trattano 180 e 160 tonnellate di rifiuti dei romani ogni giorno – non potranno accettare ulteriori carichi dalla capitale. L'indicazione viene dalla Regione Lazio, dopo che l'impianto Tmb di Viterbo "Ecologia Viterbo" (sempre Colari), è stato danneggiato da un incendio la scorsa domenica e sarà fermo due mesi. Il comune di Roma potrebbe chiedere alla Regione Lazio di inviare ulteriori tonnellate d'immondizia in altre regioni, ma prima bisogna capire dove e quanta.

Ama e Roma Capitale sono a lavoro per capire dove portare l'immondizia, consapevoli che la situazione è destinata ad aggravarsi dal mese di luglio: esattamente come lo scorso anno gli impianti del Nord Italia, dove parte dei rifiuti dei romani viene spedita, vanno in manutenzione. Gli impianti Tmb di Rocca Cencia e Salario potrebbero essere costretti a fare gli straordinari, lavorando praticamente a ciclo continuo: una brutta notizia per i cittadini dei quartieri limitrofi, in particolar modo per i residenti di Villa Spada e Fidene esasperati dai miasmi.