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Fermati a Fiumicino un iracheno e un iraniano: sui loro cellulari foto con armi

I due, che arrivavano da Copenaghen ma erano diretti a Londra, sono stati arrestati sabato scorso dagli agenti di polizia addetti al controllo dei passaporti. All’interno dei loro bagagli, sono stati ritrovati anche pc con video di combattimenti e campi di addestramento.
A cura di Ida Artiaco
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Hanno avuto non poco da fare gli agenti di polizia all'aeroporto di Fiumicino, dove sono stati fermati sabato scorso due uomini, uno di nazionalità irachena e l'altro di origini iraniane, e poi arrestati. Entrambi arrivavano da Copenaghen, in Danimarca,  ed erano di passaggio nello scalo capitolino per proseguire poi alla volta di Londra. Uno dei due ha anche presentato un passaporto spagnolo falso. Ciò che ha però più destato i sospetti delle forze dell'ordine sono state alcune foto che i due avevano conservate sui propri smartphone e che li ritraevano mentre imbracciavano delle armi, di cui però una volta interrogati, non hanno saputo spiegare la provenienza. Inoltre, all'interno dei loro bagagli, sono stati ritrovati computer che conservavano video di combattimenti e campi di addestramento, come riporta Il Messaggero.

Uno dei poliziotti che aveva il compito di controllare il passaporto dei passeggeri si è reso conto che qualcosa non andava quando ha fatto una domanda in spagnolo all'iracheno che aveva presentato i documenti di Madrid. L'uomo non è riuscito a rispondere, semplicemente per il fatto di non aver compreso nulla di quella lingua. A questo punto si è messa in moto la macchina burocratica per il controllo dei dati: il passaporto in questione risultava rubato, così il sospettato è stato fermato insieme ad un altra persona che viaggiava con lui. Gli agenti, stando a fonti ufficiali, hanno notato anche delle abrasioni che avevano sulle dita, molto simili a quelle che si procurano i combattenti utilizzando le armi nei campi di addestramento.

E' intervenuto infine anche l'Ucigos, l'Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali, e i due sono stati arrestati. Del caso ora si sta occupando la procura di Civitavecchia che valuterà se il fascicolo debba essere trasmesso o meno all'unità anti-terrorismo. L'operazione rientra comunque nell'ambito dell'intensificazione dei controlli nei luoghi sensibili dopo gli attacchi terroristici di Nizza e Rouen dei giorni scorsi.

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