Fase 2, per molti negozi impossibile riaprire: “Ci aspettiamo perdite economiche fino all’80%”
Via libera alla riapertura di tutte le attività commerciali da domani, lunedì 18 maggio. Quella che però a prima vista dovrebbe essere una buona notizia, è una scure che si cala sulla testa dei piccoli imprenditori che in questi mesi hanno perso il 100% dei propri guadagni. In molti hanno deciso di non riaprire, altri ci proveranno ma prevedono un calo degli introiti fino all'80%. Altri alzeranno la serranda ma non hanno la minima idea di come fare a garantire le condizioni di sicurezza per tutti i clienti. Su alcuni tipi di attività commerciale – come ad esempio i negozi di calzature – non ci sono linee guida che spiegano come fare per consentire ai clienti di provare le scarpe prima dell'acquisto. La suola va sanificata? Bisogna farlo prima o dopo l'arrivo del cliente? Interrogativi cui in molti stanno provando a dare una risposta.
Nei ristoranti c'è chi a malapena può mettere tre tavoli in tutto il locale e ha deciso di non riaprire per servire sei persone al giorno. "In questo modo è impossibile andare avanti", dichiara un ristoratore a Fanpage.it. C'è chi per pagare l'affitto del locale ha dovuto rinunciare alla propria abitazione e tornare a vivere con i genitori, in modo da non perdere tutto. Attività commerciali in cui giovani hanno scommesso il proprio futuro e investito i risparmi di una vita, ora rischiano di chiudere per sempre. Mandando in bancarotta i proprietari, preoccupati per gli effetti devastanti che la crisi economica generata dal coronavirus sta avendo sulle loro finanze.
Insomma, il 18 maggio c'è chi aprirà di nuovo al pubblico. Provando a ripartire, speranzoso che questa situazione si risolva in tempi brevi. E che, soprattutto, i contagi non inizino nuovamente a salire. A fianco di questa categoria, c'è anche chi ha deciso di attendere: impossibile per ora togliere i dipendenti dalla cassa integrazione e affrontare perdite dei guadagni fino all'80%. Soprattutto nelle zone del centro storico di Roma, dove il turismo è in questo momento assente. La speranza? Che arrivino presto degli aiuti.