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Ex Penicillina, domani giornata di tensione su via Tiburtina: antifascisti contro Casa Pound

Domani giornata ad alta tensione su via Tiburtina. Da una parte Casa Pound per lo sgombero dell’ex Fabbrica di Penicillina, dall’altra antifascisti e movimenti per la casa che chiedono l’evacuazione e certezze sulla destinazione dell’area. Intanto si attendono decisioni sul futuro del relitto industriale abbandonato e pieno di sostanze tossiche, dove hanno trovato rifugio centinaia di persone.
A cura di Valerio Renzi
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Sarà una giornata di tensione domani su via Tiburtina. Da una parte il sit in indetto dal movimento di estrema destra Casa Pound per chiedere lo sgombero della ex Fabbrica di Penicillina, dall'altra l'appuntamento dei movimenti per la casa e gli antifascisti. Quelli di Casa Pound parlano di una "struttura fatiscente attualmente occupata da immigrati irregolari e clochard", con l'intenzione di cavalcare il dibattito che si sta svolgendo attorno alla necessità di sgomberare la struttura, dove lo scorso sabato un 25enne è stato ridotto in fin di vita al termine di una rissa. Lo sgombero dell'ex Penicillina è stato invocato anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, ed è stato all'ordine del giorno dell'ultimo tavolo per l'ordine e la sicurezza, anche se una data certa non è ancora stata trovata.

La situazione è infatti particolarmente complicata: all'interno dell'enorme relitto industriale sventrato, hanno trovato un riparo centinaia di persone. Tanti cittadini stranieri, per lo più richiedenti asilo o rifugiati molti dei quali già sgomberati dalle occupazioni di via Vannina e via Costi, ma anche famiglie e persone sole in estrema indigenza. Lo sgombero porrebbe il problema all'amministrazione comunale non solo di affrontare una nuova emergenza e possibili nuove tensioni, ma anche di trovare una soluzione per la destinazione dell'enorme edificio che rappresenta un pericolo per la sicurezza (prima di tutto per chi ci vive), vista la presenza di amianto e sostanze tossiche, e dovrebbe essere demolito.

"Non possiamo permettere ai fascisti di speculare su una situazione di degrado provocata dalla proprietà della Pennicellina che abbandonata da quasi 40 anni, su cui ovviamente non dicono nulla", si legge nell'appello alla mobilitazione diffuso da Asia Usb. "Da oltre un anno stiamo provando ad aprire una vertenza sulla questione dell’ex fabbrica penicillina, volendo colpire i diretti responsabili di questa situazione, che abbiamo definito più volte una bomba ecologica e sociale.  – prosegue la  L’immobile va requisito. Bisogna svolgere un’evacuazione controllata, che fornisca un’altra sistemazione a chi vive lì dentro, altrimenti ci sarà solo uno spostamento del problema. Occorre bonificare l’area e riqualificarla, magari costruendo case popolari, servizi, quindi lavoro!"

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