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Esplosione al Comune di Rocca di Papa: morto Vincenzo Eleuteri, uno dei feriti

Le condizioni di Vincenzo Eleuteri, 68 anni tra meno di un mese, erano apparse subito disperate: è deceduto nel pomeriggio di oggi. Spiegano i medici: “La permanenza prolungata a contatto con i gas tossici del fumo e le particelle solide dell’incendio avevano determinato un grave danno alle vie respiratorie”.
A cura di Davide Falcioni
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Vincenzo Eleuteri, uno dei feriti più gravi in seguito all'esplosione del Comune di Rocca di Papa di lunedì scorso, è morto nel pomeriggio di oggi, domenica 16 giugno. L'uomo, che tra meno di un mese avrebbe compiuto 68 anni, è deceduto in seguito all'improvviso peggioramento delle sue condizioni negli ultimi giorni. Il dipendente comunale, che si occupava in particolare dei servizi cimiteriali, era ricoverato all'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate e nel pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere. "Nella serata – ha scritto in una nota la Asl Roma 2 – si è spento il signor Eleuteri Vincenzo, delegato del sindaco del Comune di Rocca di Papa. La permanenza prolungata a contatto con i gas tossici del fumo e le particelle solide dell’incendio avevano determinato un grave danno alle vie respiratorie”.

Nel frattempo sempre l'azienda sanitaria fa sapere che le condizioni del sindaco, Emanuele Crestini, restano “gravi ma stabili mentre riguardo alle altre due persone attualmente ricoverate una sarà dimessa domattina mentre l’altra nella settimana”. L'inchiesta sull'incidente avvenuto a Rocca di Papa vede tre indagati. La procura di Velletri ha iscritto un geologo, il titolare della ditta di Frosinone che stava effettuando i lavori e il fratello, esecutore dell’operazione. Nei loro confronti l’accusa è di disastro colposo e lesioni gravi o gravissime colpose, ma dopo la morte di Eleuteri si aggiungerà prevedibilmente quella di omicidio.

Il Comune di Rocca di Papa aveva affidato al geologo una serie di test sull'eventuale presenza di cavità al di sotto degli uffici che ospitano il municipio in prossimità dei quali è avvenuta la deflagrazione per una fuga di gas. Il professionista poi aveva affidato i lavori di perforazione alla ditta di Frosinone. L’ipotesi è che dopo la rottura di una conduttura il gas si sia incanalato per poi saturare il vano ascensore del palazzo comunale e causare l'esplosione che è avvenuta dentro l'edificio.

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