Era in malattia ma si esibiva nei pub cantando le hit di Califano: autista Atac verso il processo
Era in malattia ma veniva ripreso e fotografato in ristoranti e pub mentre si esibiva nei panni di Franco Califano, eseguendo le più celebri canzoni dello scomparso cantante romano. Ora l'autista dell'Atac Ezio Capri rischia un processo per truffa ai danni dell'azienda municipalizzata del trasporto pubblico. La Cassazione infatti ha deciso di accogliere il ricorso della Procura di Roma e dall'azienda contro il conducente, dopo che il giudice per le indagini preliminari aveva deciso di archiviare la denuncia a suo carico nel gennaio dello scorso anno.
Secondo l'accusa Capri aveva fatto un "uso strumentale della documentazione sanitaria" liberandosi così dal lavoro in almeno cinque occasioni tra il 2013 e il 2014, per poter esibirsi nei panni del ‘Califfo'. Ora la palla passa al tribunale di Roma. "Non capisco questo accanimento contro di me. È assurdo. Da quando cantare è reato? Mi sento perseguitato persino nella mia vita privata", si difendeva in un'intervista l'autista. "Che male c'è? – proseguiva nel ragionamento – Durante la fascia oraria indicata dalla legge, vale a dire dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, sono sempre stato in casa. Poi, la sera, visto che mi sentivo meglio, ho deciso di andare a rilassarmi in pizzeria, giusto per svagarmi un po'. Si, ero in malattia, come testimonia il certificato medico dell'ospedale di Palestrina. Però non ero moribondo, perché sarei dovuto restare barricato in casa?".