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Emorragie mortali: un corso al Policlinico Umberto I per fermare il sangue e salvare una vita

Imparare a fermare un’emorragia è importante perché salva la vita. Una campagna promossa dalla Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e Trauma che ha come obiettivi formare cittadini, soccorritori e forze dell’ordine e trovare fondi per dotare i luoghi pubblici di kit con semplici dispositivi da utilizzare in caso d’emergenza.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Una campagna per imparare a fermare un'emorragia e salvare una vita. Tutti possono imparare a farlo e a saperlo mettere in pratica in caso di un'eventuale emergenza, grazie a corsi gratuiti promossi da medici delle strutture pubbliche, in particolare dal professor Andrea Mingoli, direttore Uod Chirurgia del Politrauma al Policlinico Umberto I di Roma. In tanti casi di morti immediate per dissanguamento, come ad esempio a seguito di vittime rimaste coinvolte in gravi incidenti stradali, pochi minuti possono rivelarsi fatali ancor prima dell'arrivo dell'ambulanza. La campagna è promossa dalla Società Italiana di Chirurgia
d’Urgenza e Trauma, insieme al Capitolo Italiano dell’American College of Surgeons, con lo scopo, oltre che a formare cittadini, soccorritori e forze dell'ordine, anche di trovare i fondi per kit con semplici dispositivi e renderli disponibili nei luoghi pubblici.

La campagna Stop the bleed

La campagna “Stop the Bleed” nasce negli Stati Uniti a seguito del crescente numero di attentati ed è stata ripresa anche in Italia. "L'obiettivo è insegnare ai cittadini come con semplici mosse si possa intervenire per controllare un'emorragia, aiutare il ferito mentre attende l'arrivo dei soccorritori e creare una coscienza collettiva sul tema – spiega il dottor Bruno Cirillo, medico specializzando in Chirurgia Generale dello staff del professor Mingoli – diffondere queste istruzioni il più possibile come accade con le manovre di rianimazione o antisoffocamento. E ha aggiunto: "Queste pratiche infatti anche se eseguite da personale non specializzato, grazie all'intervento tempestivo in situazioni potenzialmente fatali, possono risultare comunque efficaci". Il corso del 20 novembre all'Umberto I ha preso come caso d'analisi il venticinquenne morto dissanguato per aver scavalcato un cancello all'Università Sapienza la notte tra il 21 e 22 giugno scorso. Le emorragie dovute a un trauma rappresentano la principale causa delle morti evitabili, pari al 40% delle morti immediate.

Perché è importante saper fermare un emorragia

Saper come intervenire in maniera efficace per fermare un'emorragia è importante, sia che si tratti di ferite provocate da incidenti stradali che da traumi domestici. "Pensiamo a quanto potrebbe essere utile per la sicurezza dei nostri figli che maestre, personale scolastico e gli adulti siano formati e preparati ad intervenire su un'eventuale emorragia – continua Cirillo – Ciò è possibile farlo anche con le mani, ma vorremmo dotare il luoghi pubblici di kit con semplici dispositivi, proprio come accade con i defibrillatori, renderli disponibili nelle metropolitane, negli uffici, ma anche nei musei e palestre e darli in dotazione alle forze dell'ordine".

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