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Emergenza smog, Greenpeace: “Raggi mantenga impegno stop diesel in città entro il 2024”

Negli ultimi giorni i livelli di inquinamento dell’aria a Roma hanno raggiunto livelli allarmanti. Per questo la sindaca Raggi ha deciso che oggi, martedì 14 gennaio, i veicoli Diesel non circoleranno nella Fascia Verde. Ne abbiamo parlato con Federico Spadini, responsabile della campagna trasporti di Greenpeace Italia: “Le soluzioni emergenziali sono dovute, ma va ripensato il trasposto pubblico”.
A cura di Natascia Grbic
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Con lo stop ai veicoli diesel voluto dal Campidoglio per il 14 gennaio, si è tornati a parlare di inquinamento e polveri sottili. In particolare sono i livelli di Pm10 nell'aria a Roma ad aver raggiunto numeri preoccupanti: ma il blocco auto e scooter per una giornata è una soluzione? Oppure occorre ripensare a un altro modo di vivere la città, basato su un sistema di mobilità alternativa? Fanpage.it ha intervistato sul tema Federico Spadini, responsabile della campagna trasporti di Greenpeace Italia, che ha spiegato cosa sta accadendo a livello di inquinamento a Roma e quali potrebbero essere le misure da mettere in campo per limitare lo smog.

A Roma negli ultimi giorni si sono registrati livelli molto alti di polveri sottili. Come si è arrivati a questi numeri?

I motivi sono diversi. In questo caso s'intrecciano fattori climatici, meteorologici e blocchi di altra pressione che non portano a precipitazioni. L'aria nella città ristagna, e il livello di smog aumenta. Ma questo non è il vero problema: nelle grandi città, non solo a Roma, ci sono tutta una serie di fonti inquinanti che – soprattutto durante l'inverno – continuano a immettere nell'aria agenti particolarmente pericolosi e polveri sottili, in particolare Pm10.

Quanto influisce il trasporto privato sui livelli di inquinamento in città?

Sicuramente incide molto, insieme al riscaldamento è una delle cause principali dell'inquinamento atmosferico nelle grandi città. Due anni fa la sindaca Raggi aveva annunciato il bando dei motori Diesel dal centro di Roma entro il 2024. Si tratta di un provvedimento che avrà un grande impatto positivo sulla qualità dell’aria che respirano i cittadini, ma al momento resta poco più di un annuncio. Infatti non è stata ancora resa pubblica la tabella di marcia più volte menzionata per arrivare a tale risultato. A oggi l’unico provvedimento preso è stato il bando dei diesel Euro 3 dall’Anello Ferroviario della Capitale, decisamente troppo poco. Per questo chiediamo alla sindaca Raggi di rendere pubblica al più presto la roadmap per arrivare al bando dei diesel dal centro della città entro il 2024.

Quale potrebbe essere la soluzione a lungo termine per abbassare i livelli di inquinamento? Quali dovrebbero essere le misure adottate dall'amministrazione capitolina?

Le soluzioni emergenziali sono sicuramente soluzioni dovute perché fanno fronte a un'emergenza e i blocchi temporanei servono. Bisogna però agire sulle cause dell'inquinamento atmosferico e limitare definitivamente la circolazione dei mezzi inquinanti. Greenpeace ha lanciato una campagna su questo già da qualche anno. Lo stop ai veicoli con combustione interna deve però essere accompagnato da interventi nel settore dei trasporti: non si può impedire ai cittadini di spostarsi in auto se non si mettono nelle condizioni di muoversi per la città. È necessario ripensare il trasporto, soprattutto nelle aree urbane e nelle città più grandi, favorendo i mezzi pubblici, la bicicletta, il car sharing e una mobilità che sia prevalentemente elettrica e alimentata da energie 100% rinnovabili. Si tratta di avere un approccio più olistico che prenda in considerazione che la circolazione dei veicoli inquinanti è solo una parte del puzzle, che va accompagnato da altre misure per favorire un trasporto più sostenibile.

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