Emergenza rifiuti a Roma, la procura apre un’indagine sulla mancata raccolta
Da associazioni e singoli cittadini sono arrivati in procura diversi esposti sulla mancata raccolta dei rifiuti a Roma nelle scorse settimane. Per questo i pm di piazzale Clodio hanno deciso di aprire un maxifascicolo di indagine sull'emergenza rifiuti nella Capitale. Per ora nessuno è stato iscritto sul registro degli indagati. Sulla vicenda sta indagando il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e i reati ipotizzati sono violazioni del codice dell'ambiente sulla gestione dei rifiuti. La sindaca Raggi, dopo il vertice di ieri con il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, e il presidente Zingaretti, ha detto che tra lunedì e martedì tutti gli impianti regionali hanno aperto e Ama sta lavorando al massimo, "quindi nel più breve tempo possibile la città sarà pulita". Per Zingaretti l'ordinanza regionale sta funzionando, "le cose stanno cambiando e io sono contento di questo spirito di collaborazione che ha aiutato Roma ad uscire da una situazione di difficoltà. Questo era lo spirito e il segnale che dovevamo dare. Ringrazio i sindaci che stanno collaborando, perché con la collaborazione interistituzionale i problemi si superano".
Il ministro Costa: 15 giorni, anche meno, per risolvere l'emergenza
Bisogna aggiungere, però, che le difficoltà permangono e le segnalazioni di cassonetti pieni arrivano da diversi quartieri della Capitale. Soprattutto molti cittadini lamentano la mancata raccolta dei rifiuti posti intorno ai cassonetti stessi. Per risolvere l'emergenza rifiuti, dicono Regione e Comune, ci vorranno 15 giorni, "spero anche meno. Ogni due giorni ci sarà un incontro tecnico, non politico, per aggiornare la strategia sui rifiuti. Fra 15 giorni i politici si vedranno e decideranno se la città è pulita o meno al netto degli incontri tecnici". Così il ministro Costa all'agenzia Agi.