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Roma senza acqua: senza una soluzione da lunedì il razionamento. Raggi: “Intervenga il Governo”

Senza una soluzione lunedì al via con il razionamento dell’acqua ai romani. Mentre il ministro Galletti parla di una “figuraccia mondiale”, il Tribunale delle acque respinge il ricorso di Acea e scrive: “Prelievo da Bracciano non è indispensabile”. In serata una lettera da viale Ostiense al governatore Zingaretti, Acea insiste: “Prelievi da Bracciano irrinunciabili”.
A cura di Valerio Renzi
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Una turista riempie una bottiglietta d'acqua in uno dei nasoni nel centro di Roma
Una turista riempie una bottiglietta d'acqua in uno dei nasoni nel centro di Roma

Corsa contro il tempo per evitare il razionamento dell'acqua per centinaia di migliaia di cittadini romani. Nonostante la disponibilità a trovare un accordo, Roma Capitale, Regione Lazio e Acea ancora non sono arrivati ad una soluzione, dopo che l'ordinanza con cui la Pisana ha ordinato lo stop alle captazioni dal lago di Bracciano. "Quella di Roma è la situazione che mi preoccupa di più. Andiamo su tutti i giornali del mondo per una crisi idrica inspiegabile ", denuncia il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Il braccio di ferro tra Acea e Regione Lazio sui prelievi dal lago rischia di far fare una figuraccia mondiale alla città insomma, mentre l'amministrazione Raggi (che è pure la detentrice del 51% delle azioni della multiutility che gestisce anche l'acqua di Roma) non riesce a prendere una posizione definita di fronte al management.

La sindaca Raggi: "Situazione intollerabile, intervenga il Governo"

La sindaca a di Roma Virginia Raggi chiede l'intervento del Governo: “E’ intollerabile che Roma venga privata dell’acqua. È un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. E’ un danno di immagine per tutta l’Italia. Ma sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali, case di cura, strutture sanitarie e, non ultimo, per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza. Il Governo intervenga con gli strumenti che ha a disposizione. È necessaria la dichiarazione dello Stato di Emergenza per il Lazio così come avvenuto lo scorso giugno per le Province di Parma e Piacenza: un provvedimento che ha consentito di superare la crisi e che è stato richiesto con forza dal territorio. Si deve intervenire ora”.

Respinto il ricorso di Acea: "Prelievi da Bracciano non indispensabili"

Il Tribunale delle acque pubbliche ha intanto respinto il ricorso di Acea: il prelievo dal lago di Bracciano, seppur meno dispendioso e complicato di altre opzioni, non è fondamentale. Un giudizio duro quello messo nero su bianco dall'autorità sulle acque: "Si evince che Acea Ato 2 potrà adottare misure compensative per contrastare gli effetti dell'azzeramento del prelievo, con ciò volendosi riferire alla possibilità di individuare, eventualmente con l'ausilio di altre autorità competenti in materia, anche altri rimedi".

Una sentenza a cui in serata rispondono da viale Ostiense, con una diretta al governatore Nicola Zingaretti  e che porta la firma del presidente Luca Anzalone. La proposta di Acea è di non interrompere i prelievi da Bracciano, sperando che le partenze agostane diminuiscano il fabbisogno, ma di monitorare i prelievi con le amministrazioni locali. Per Anzalone Bracciano è una "fonte di approvvigionamento essenziale". Nella missiva Acea chiede anche la nomina di un commissario ad acta, per realizzare nel più breve tempo possibile i lavori necessari per aumentare i prelievi da altri bacini, primo tra tutti quello del Peschiera.

Perquisita la sede di Acea Ato 2, il presidente Saccani indagato

Sempre nella giornata di ieri i carabinieri del Noe hanno perquisito gli uffici di Acea Ato e notificato un avviso di garanzia al presidente Paolo Saccani. L'ipotesi di reato sui cui si indaga è quella di devastazione ambientale, in relazione proprio al lago di Bracciano. L'inchiesta è partita dopo gli esposti di due sindaci della zona e di un parlamentare.

Lunedì 31 luglio manifestazione a piazzale Ostiense

"Senza acqua Roma muore, riprendiamoci la vita!", questo il titolo del sit-in convocato per lunedì 31 luglio dall'associazione Alternative e dal Consiglio Popolare del Municipio VIII, a cui sono invitate a partecipare "tutte le forze politiche e sociali della città". L'appuntamento è sotto la sede di Acea in piazzale Ostiense : "Non si può restare in silenzio di fronte a tanta irresponsabilità sociale, a quel misto di menefreghismo e disprezzo per la città ed il Bene Comune preludio di una ulteriore, probabile e beffarda furia privatizzatrice che si abbatterà anche su Acea".

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