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Elezioni Roma 2021, Giorgia Meloni ribadisce: “Non mi candido a sindaca di Roma”

In un’intervista al Tempo la leader di Fratelli d’Italia ribadisce che non correrà per la poltrona di prima cittadina della capitale. Il suo partito e il gradimento della sua leadership sono in costante aumento nei sondaggi e Giorgia Meloni guarda a un ruolo di primo piano in un futuro governo di centrodestra.
A cura di Redazione Roma
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La presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha di che essere contenta: il partito che guida è in costante crescita nei sondaggi (ormai stabilmente oltre il 10%) e la sua leadership è sempre più apprezzata dai cittadini. Punto di riferimento per la destra italiana (e da un po' di tempo anche di quella oltre i confini nazionali), sarebbe per molti la candidata ideale alle prossime elezioni comunali a Roma per il centrodestra. Ma la diretta interessata ha nuovamente chiarito di non essere interessata.

"Tutti conoscono il mio amore per Roma – ha spiegato in un'intervista al quotidiano capitolino il Tempo – Ma candidarmi sindaco è una cosa che ho già fatto. Con il senno di poi, visti i fallimenti della Raggi, Penso che molti romani abbiano maturato il rimpianto di non aver avuto il centrodestra compatto nel 2016. Il fatto che non mi candidi non significa però che non lavorerò per la capitale. Sono impegnata da tempo, ad esempio, nella battaglia per dare a Roma risorse e poteri simili a quelli dei quali dispongono tutte le altre grandi capitali europee". In questi giorni poi Meloni è impegnata in prima linea nella campagna elettorale per le elezioni suppletive, dove per il collegio Roma Centro correrà Maurizio Leo, avvocato ed esperto di questioni fiscali molto vicino a Meloni, che sfiderà Roberto Gualtieri per un seggio alla Camera dei Deputati.

Se non correrà Meloni chi sarà allora il candidato del centrodestra? "Fdi ha più di un nome di persone che potrebbero essere ottimi sindaci della capitale e abbiamo un radicamento storico in città che ci consente di sostenerli con forza. A tempo debito ne parleremo con gli alleati". Una risposta simile a quella data da Matteo Salvini, ormai costantemente impegnato sul fronte romano con passeggiate nelle periferie e quasi quotidiani botta e risposta con la sindaca Virginia Raggi. Ieri dall'Eur ha lanciato la sua sfida per il Campidoglio, presentando un partito ormai strutturatosi in città con consiglieri comunali e municipali, e che sta cominciando a dialogare con territori e categorie. Ma di nomi per ora non se ne parla.

Non è un mistero che i dirigenti e la base di Fratelli d'Italia ritengano "naturale" che a esprimere la candidatura del sindaco di Roma sia il partito erede di Alleanza Nazionale. A complicare le cose però non c'è solo il protagonismo di Matteo Salvini e della Lega, ma che gran parte del gruppo dirigente del Carroccio in città proviene proprio dalle fila della destra romana fino a ieri tutta intruppata dietro Giorgia Meloni. Di tempo per scegliere ce ne è ancora, ma le trattative sono già all'opera e molto dipenderà dagli equilibri che si determineranno tra gli alleati sul piano nazionale. Che si scelga tramite le primarie al momento sembra un'ipotesi che non è presa in considerazione seriamente da nessuno dei partiti del centrodestra.

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